Chelsea, pronto al tris: subito Rugani, poi Higuain e Donnarumma per il dopo Courtois

Abramovic sbarca a Milano per piazzare colpi grossi e regalare a Sarri i rinforzi adatti al suo progetto tecnico
Chelsea, pronto al tris: subito Rugani, poi Higuain e Donnarumma per il dopo Courtois© Getty Images
Alfredo Pedullà
3 min

ROMA - Il mercato non gli piace, semplicemente lo detesta. Se dipendesse da lui, durerebbe quattro giorni, magari prima di un week-end. Maurizio Sarri non si sente un manager, in controtendenza rispetto alla migliore tradizione inglese. Piuttosto un allenatore che ha voglia di pensare al campo, al 4-3-3, ai droni, ai movimenti, all’intensità e/o qualità. Però, attenzione, stavolta cambia qualcosa: il mercato deve interessargli, deve avallarlo. Il diktat di Abramovic, che ieri in gran segreto è sbarcato a Milano, e Marina Granovskaia è stato chiaro: mettetelo nelle condizioni di incidere, dategli chi è abituato ai suoi movimenti, chi ha lavorato con lui, chi è dentro il metodo sarriano. Da qui l’inseguimento a Jorginho con clamoroso sorpasso al Manchester City. (...)

Il palazzo si costruisce dalla difesa, dai trenta metri iniziali, una specialità di casa Sarri. Occhio, dunque, l’idea è quella di dargli uno specialista del ruolo prima della partenza per l’Australia. E non è un caso che Ramadani, il boss del mercato del Blues, si sia presentato a Milano per fondamentali incontri di lavoro. Campo principale la Juve, il prescelto è da tempo Daniele Rugani. Sarri non parla di mercato, ma quando deve esprimere un parere non si tira indietro. E nel caso del difensore ha sciolto le riserve: ha allevato Rugani a Empoli, lo avrebbe voluto anche a Napoli, rischia (un piacevole rischio) di trovarselo a Stamford Bridge. Operazione da 45 milioni di sterline, cifra importantissima, con quinquennale da oltre 4 milioni di sterline a stagione. E il sì da tempo strappato al diretto interessato. I discorsi Juve-Chelsea si possono allargare. Prima Rugani, poi Higuain, c’è una scaletta di lavoro da seguire con attenzione. (...)

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