NON SOLO OLSEN
È un Monchi dunque che difende con orgoglio il suo operato: «Io sono arrivato qui per fare la squadra più forte possibile non per un anno ma per tanti anni. Sono sicuro al 100 c% che ci arriverò ma per salire al decimo piano bisogna prima fare tutti quelli prima. L’anno scorso si dicevano le stesse cose dopo le cessioni di Salah, Paredes e Rüdiger e invece abbiamo fatto la migliore stagione degli ultii 10 anni con il terzo posto in campionato e la semifinale in Champions League. È vero che Alisson è uno dei portieri più forti del mondo ma anche lui ha dovuto fare un percorso per diventarlo: quando l’anno scorso era partito Szczesny sembrava la fine del mondo e invece non è stato così». Il dirigente spagnolo non si sbilancia poi sul sostituto del portiere brasiliano: «Olsen? È una possibilità ma non l’unica, lavoriamo con tranquillità esenza fretta. Abbiamo Mirante, Fuzato più il baby Greco e vogliamo cercare le migliori consizioni tecnico-economiche per la società, senza farci prendere dalla pressione dopo la cessione di Alisson».
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