Roma, da Bailey a Suso: spinta finale

Più indietro c’è Marlos dello Shakhtar. Monchi pensa a rinforzare l'attacco
SUSO© LAPRESSE
Roberto Maida
2 min

NEW YORK - Le parole volano da una parte all’altra dell’oceano, con la velocità mediatica di un colpo di sole. Leon Bailey, attaccante del Bayer Leverkusen, ammette con l’innocenza dei giovani di essere stato cercato «da Roma, Liverpool e Chelsea», chiedendo ai tre club di «parlare al mio entourage e al Bayer Leverkusen». Intanto Diego Perotti, nelle lunghe pause del ritiro americano, duetta con Suso su Instagram domandando: «Vieni alla Roma?»

ATTACCO - E così le suggestioni di mercato sul rinforzo offensivo si riaccendono d’improvviso, alimentando la fantasia dei tifosi. Il giamaicano Bailey in effetti è un profilo molto interessante per Monchi: è un ’97 mancino come Malcom e come Neres (Ajax), altro nome su cui la Roma avrebbe investito volentieri. Ma costano tutti molto, troppo. Una cinquantina di pezzi da unmilione. E lo stesso Suso, sul quale ieri si è pronunciato Leonardo escludendo offerte nell’immediato, non è facile da prendere non tanto per il prezzo fissato dal Milan (inferiore ai 35 milioni) quanto per le modalità di pagamento imposte dalla Lega sui trasferimenti italiani, con fidejussioni molto onerose da presentare all’atto dell’acquisto. Costa molto meno il brasiliano Marlos, che ha 30 anni e il contratto in scadenza con lo Shakhtar nel 2019, ma non è una prima scelta e dunque merita di partire in seconda fila nella griglia ideale delle preferenze.

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