Pagina 2 | Icardi: «Cercato da altri club, ma ho scelto l’Inter»

MILANO - «Sono felice di essere rimasto qui. Ci tengo a questa squadra, ci sono stati contatti con altri club, potevo andare via, ma ho scelto di rimanere per me e per la mia famiglia, per mia moglie e i miei figli, qui mi sento a casa e non potevo andare via, anche perché sognavo di giocare la Champions con questa maglia e non potevo andar via dopo esserci riuscito». Così Mauro Icardi ai microfoni di Sky Sport 24 sulla sua decisione di rimanere all'Inter. Il capitano nerazzurro sta discutendo con la società il rinnovo e i tifosi sperano di trovare il regalo sotto l'albero. «Non so se arriverà prima di Natale, ma cercheremo di trovare una accordo» continua l'argentino. 

SUL PIPITA - «C'è un po' di tensione. Veniamo da un ottimo periodo e infatti non volevamo che si fermasse il campionato per la sosta, però siamo in grado di affrontare la partita nel migliore dei modi». Il capitano nerazzurro sa bene il significato che ha il derby e lo sente come può sentirlo un tifoso. «Sappiamo che è la partita della città, è quella che i tifosi attendono di più, vale sempre tre punti, però la cosa importante è giocare una grande partita e dare continuità a quello che abbiamo fatto, poi se si vince il derby nelle settimane successive si lavora sicuramente meglio» spiega Icardi che poi inquadra così i cugini rossoneri. «Il Milan ha tanti grandi giocatori che hanno esperienza in Serie A, se dovessi toglierne uno a Gattuso direi Higuain, fa tanti gol, ha fatto la differenza quest'anno ed è uno che mancava da tanto tempo al Milan. Non c'è rivalità tra di noi, è un grandissimo attaccante, ha fatto una grandissima carriera e ha segnato tantissimo in Spagna e in Italia. Metterci a confronto fa parte delle regole del gioco, ma penso solo a fare quello che devo e a dare il meglio di me».

IMPEGNI - Lui, il Pipita e Cristiano Ronaldo senza dimenticare l'attuale capocannoniere Piatek, chi sarà il re del gol? «Difficile dirlo a inizio campionato, io voglio dare il mio contributo segnando, vedremo a maggio chi ne ha fatti di più tra me, Higuain e CR7». Con il Milan la stracittadina, con la Juventus il derby d'Italia. «Due partite speciali, ho segnato sia ai bianconeri che ai rossoneri e l'emozione è diversa rispetto a quando fai gol alle altre squadre, ma alla fine conta se si vince, è questa la cosa importante». Domenica il Milan, poi il Barcellona, quindi la Lazio, un trittico di impegni tosti e che possono dire tanto. «Sono partite sicuramente difficili, ma siamo in grado di giocarcela e di fare grandi prestazioni, non so se ci diranno dove possiamo arrivare ma sicuramente fare bene ci darebbe una grande mano per affrontare nel migliore dei modi il prosieguo della stagione. Sia contro il Milan che con il Barcellona giocheremo per vincere, lavoriamo per questo, per avere grandi soddisfazioni e darle ai nostri tifosi».


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RAPPORTO CON LAUTARO - L'Inter è in un buon momento, ma Juventus e Napoli danno l'impressione di avere ancora una marcia in più. «Abbiamo una grande squadra, qui ci sono grandissimi giocatori, stiamo crescendo, i nuovi si sono inseriti bene nella squadra e piano piano tutto questo migliorerà ulteriormente. La Juve ha vinto negli ultimi anni, ha aggiunto giocatori che danno un contributo in più, ma hanno una base solida da diversi anni ed è questa la loro forza». Spalletti chiede al capitano gol e lavoro per la squadra. «Io cerco di migliorare sempre e di aiutare i compagni con tutto me stesso, lavoro ogni giorno e in ogni allenamento per il bene della squadra, ma il mio contributo principale è quello dei gol. Questo discorso di aiutare la squadra è stato messo in giro e adesso ne parlano tutti, ma non mi preoccupa, gioco in A da 7-8 anni, ho sempre giocato così e il mio modo di pensare non cambierà, ascolto le critiche e cerco di trovare le piccole cose che possono aiutarmi, ma l'Icardi che conoscete tutti rimane questo». In estate è arrivato il suo connazionale Lautaro Martinez, ha già dimostrato tutto il suo talento, ma in questo momento non fa parte dell'11 titolare. «Sta al mister decidere, si è trovato bene, gli ho dato una grande mano qui a Milano e se giocheremo insieme faremo bene, è un giocatore giovane che ha qualità, ma che ha anche esperienza perché in Argentina ha giocato tanto».

SOGNO TRIPLETE - Un altro dei grandi rinforzi arrivati dal mercato è il Ninja Nainggolan. «Ci troviamo bene, è un centrocampista di qualità, giocare con giocatori di questo livello è sempre più facile, ha dimostrato nella sua carriera la sua forza, la sua corsa e la sua tecnica, sicuramente miglioreremo di partita in partita». Cresciuto nel Barça, la sfida di Champions per Icardi sarà anche un ritorno a casa. «Non penso al Barça, c'è il derby e sono concentrato sul Milan. Non so se mi aspettavo questo inizio in Champions, due vittorie su due sono un buon vantaggio per giocarcela a viso aperto con il Barcellona, siamo una squadra forte e che può fare male. Bisogna arrivare alla sfida nella migliore condizione possibile, anche se li affronteremo tre giorni dopo il derby». In questi giorni si è parlato tanto del "triplete" del 2010. «È un sogno poter ripetere quello che hanno fatto nel 2010, ma è una cosa che non c'è nella nostra testa, sappiamo che bisogna fare sempre bene e che se ci riesci il premio arriva, così è stato nel 2010, non penso che allora volevano vincere tre coppe, ma hanno fatto bene e sono riusciti a vincere tutto. Il mio obiettivo è vincere qualcosa con l'Inter e, come ho già detto, se si fanno le cose bene il premio a fine anno può arrivare». (in collaborazione con Italpress)


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RAPPORTO CON LAUTARO - L'Inter è in un buon momento, ma Juventus e Napoli danno l'impressione di avere ancora una marcia in più. «Abbiamo una grande squadra, qui ci sono grandissimi giocatori, stiamo crescendo, i nuovi si sono inseriti bene nella squadra e piano piano tutto questo migliorerà ulteriormente. La Juve ha vinto negli ultimi anni, ha aggiunto giocatori che danno un contributo in più, ma hanno una base solida da diversi anni ed è questa la loro forza». Spalletti chiede al capitano gol e lavoro per la squadra. «Io cerco di migliorare sempre e di aiutare i compagni con tutto me stesso, lavoro ogni giorno e in ogni allenamento per il bene della squadra, ma il mio contributo principale è quello dei gol. Questo discorso di aiutare la squadra è stato messo in giro e adesso ne parlano tutti, ma non mi preoccupa, gioco in A da 7-8 anni, ho sempre giocato così e il mio modo di pensare non cambierà, ascolto le critiche e cerco di trovare le piccole cose che possono aiutarmi, ma l'Icardi che conoscete tutti rimane questo». In estate è arrivato il suo connazionale Lautaro Martinez, ha già dimostrato tutto il suo talento, ma in questo momento non fa parte dell'11 titolare. «Sta al mister decidere, si è trovato bene, gli ho dato una grande mano qui a Milano e se giocheremo insieme faremo bene, è un giocatore giovane che ha qualità, ma che ha anche esperienza perché in Argentina ha giocato tanto».

SOGNO TRIPLETE - Un altro dei grandi rinforzi arrivati dal mercato è il Ninja Nainggolan. «Ci troviamo bene, è un centrocampista di qualità, giocare con giocatori di questo livello è sempre più facile, ha dimostrato nella sua carriera la sua forza, la sua corsa e la sua tecnica, sicuramente miglioreremo di partita in partita». Cresciuto nel Barça, la sfida di Champions per Icardi sarà anche un ritorno a casa. «Non penso al Barça, c'è il derby e sono concentrato sul Milan. Non so se mi aspettavo questo inizio in Champions, due vittorie su due sono un buon vantaggio per giocarcela a viso aperto con il Barcellona, siamo una squadra forte e che può fare male. Bisogna arrivare alla sfida nella migliore condizione possibile, anche se li affronteremo tre giorni dopo il derby». In questi giorni si è parlato tanto del "triplete" del 2010. «È un sogno poter ripetere quello che hanno fatto nel 2010, ma è una cosa che non c'è nella nostra testa, sappiamo che bisogna fare sempre bene e che se ci riesci il premio arriva, così è stato nel 2010, non penso che allora volevano vincere tre coppe, ma hanno fatto bene e sono riusciti a vincere tutto. Il mio obiettivo è vincere qualcosa con l'Inter e, come ho già detto, se si fanno le cose bene il premio a fine anno può arrivare». (in collaborazione con Italpress)


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