Milan, un tris di esperti per la Champions League

Ibrahimovic, Fabregas e Godin (o Cahill): 101 anni in tre, ma ognuno è un leader abituato a vincere
Milan, un tris di esperti per la Champions League
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MILANO - L’esperienza per conquistare la Champions. L’esperienza per dare una guida ad un gruppo che talvolta ha pagato tutta la sua gioventù. In Casa Milan si sta ragionando su questa linea. L’organico di Gattuso ha una “vitale” necessità di rinforzi a gennaio e nella seconda parte della stagione occorre vincere lo sprint per strappare un posto nell’Europa che conta. Non avrebbe molto senso, dopo Paquetà, puntare su elementi che potrebbero faticare a calarsi in una nuova realtà, magari ancora alle prese con un percorso di crescita e maturazione. Tanto meglio, insomma, il cosiddetto “usato sicuro”. E, infatti, i nomi che stanno prendendo sempre più corpo in vista della finestra mercato invernale per il Milan sono quelli di Ibrahimovic, Fabregas e Cahill.

DISCORSI AVVIATI - Fanno 101 anni in tre, ma soprattutto hanno tutti un palmares straordinario. Sono abituati a vincere, quindi, a reggere tensione e pressione: in definitiva ciò che in questo momento ha bisogno il Diavolo. Per comprendere esattamente i margini di movimento di Leonardo e Maldini occorrerà attendere la sentenza della Camera Giudicante dell’Uefa, ma intanto sono già stati avviati una serie di discorsi. In particolare con i giocatori e i loro rappresentanti, in modo poi da avere più forza al momento di sedersi al tavolo con i rispettivi club di appartenenza.

RITORNO - Dei tre candidati, il più avanti è Ibrahimovic. Anche perché problemi particolari a liberarsi dai Los Angeles Galaxy non ce ne sono. Al contrario, lo svedese ha pure dato la sua disponibilità per un contratto di soli 6 mesi, con annessa opzione per un’altra stagione, che magari scatterebbe automaticamente al raggiungimento di determinati obiettivi. Il costo per il Milan, dunque, sarebbe solo quello dell’ingaggio e Ibra dovrebbe “accontentarsi” di poco più di 2 milioni di euro. Certo il totem di Malmö sarebbe una presenza ingombrante nello spogliatoio, togliendo spazio a Cutrone. Ma la Champions è troppo importante e dentro il Milan c’è la convinzione di potere trovare l’equilibrio per una serena convivenza.

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