Napoli, Allan-Koulibaly non si toccano

Blindati dalla società, difesi a spada tratta da Ancelotti. Respinte per il momento Parigi e Manchester: «Resteranno qua»
Napoli, Allan-Koulibaly non si toccano© FOTO MOSCA
Antonio Giordano
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NAPOLI - È un venticello, non certo calunnioso, e s’avverte: sono gli spifferi del mercato, nascono all’alba e non muoiono mai al tramonto, perché c’è vita in quel pallone, mentre rotola o anche no, e non c’è verso di fermarsi nel vuoto pneumatico che pure ogni tanto aiuterebbe a oziare meglio. Qui Napoli a voi Parigi ma anche Manchester (sponda United): è il destino di chi ha fatto del Progetto una Filosofia, premiata negli anni, nel tempo, con l’occhiatine d’ammirazione che giungono da qualsiasi latitudine. «Ma io sono certo che Allan resterà qua da noi anche nel girone di ritorno e che questa ondata di razzismo non distrarrà Koulibaly, nè rappresenterà motivo scatenante d’un addio: lui ama Napoli e vuole restare qua e in Italia». Ma il futuro, si sa, è una terra inesplorabile, in questo pazzo pazzo football abitato da sceicchi e petrolieri, magnati e miliardari di sterline, dollari o anche milionari di euro: il Psg cerca un centrocampista, Tuchel non sa più a quale santo votarsi, e però, per ora, Ancelotti ha preso le catene ed ha «virtualmente» legato il brasiliano e il senegalese a Castel Volturno, chiusi in una stanza della quale, volendo, butterebbe via le chiavi.


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