Chelsea, corsa a tempo per Higuain

Sarri vorrebbe schierarlo domani contro il Tottenham in Coppa di Lega, ma il contratto del centravanti della Juventus in prestito al Milan va depositato oggi entro le ore 13
Chelsea, corsa a tempo per Higuain© LaPresse
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LONDRA - Il termine sono le 13 italiane di oggi. Entro quell'ora infatti il Chelsea dovrebbe registrare Gonzalo Higuain ed inserirlo nella rosa dei 25 della Premier League se vuole averlo a disposizione di Maurizio Sarri per il ritorno della semifinale di Coppa di Lega contro il Tottenham Hotspur a Stamford Bridge in programma domani sera (gli Spurs hanno vinto l'andata, uno a zero). Ipotesi a cui il Chelsea ci tiene, anche solo per l'effetto psicologico di averlo in panchina (difficile immaginare che possa partire titolare da subito). Ma ipotesi che in casa-Blues reputano difficile perché il passaggio a Stamford Bridge del Pipita era solo una parte del gioco di domino Piatek-Higuain-Morata. E il Milan ha definito il polacco ieri nel tardo pomeriggio. Così per i Blues è difficile completare tutto l'iter burocratico in tempo anche se ci proveranno sino all’ultimo. In caso contrario, l'esordio potrebbe dunque slittare a domenica, in Coppa d'Inghilterra per la visita dello Sheffield Wednesday o addirittura il 30 gennaio, in casa del Bournemouth.

INCONTRO - Intanto Sarri, dopo le parole amare del dopo gara contro l'Arsenal («Difficile motivare questi giocatori»), si è intrattenuto con la squadra per una ventina di minuti prima dell'allenamento di ieri. Un chiarimento schietto in cui il tecnico ha sottolineato l'importanza del giusto approccio mentale, ribadito i suoi concetti di gioco e ricordato loro che resta sempre disponibile a incontri individuali con i giocatori. In altre parole, la sua porta è sempre aperta per confronti di idee, istruzioni più dettagliate ma anche lamentale e feedback negativi, qualora ve ne fossero. Un incontro che, a detta del club, i giocatori avrebbero apprezzato anche se alcuni elementi restano frustrati dal fatto che il tecnico fa poco turnover e giocano sempre gli stessi, almeno in Premier League. Un vecchio discorso che risale ai tempi del Napoli, ma che ha riflessi antipatici. (...)

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