Piatek: «Milan, sono nato pronto. Voglio la Champions»

L'attaccante polacco si presenta: «E' un passo importante per la mia carriera. Posso giocare anche con Cutrone»
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MILANO - "Sono nato pronto. Farò di tutto per fare arrivare il Milan in Champions League. Voglio giocarla da protagonista". Si presenta così Krzysztof Piatek, al primo giorno da nuovo bomber del del Milan. Dopo l'addio di Gonzalo Higuain, i rossoneri puntano sull'ex attaccante del Genoa, che ha deciso di vestire la maglia numero 19. Il polacco, dopo 19 gol in 21 partite al Genoa tra campionato e coppa Italiasi è presentato ai tifosi ed è pronto per il primo allenamento con Gattuso

IL 19? NESSUNA SCARAMANZIA - La nuova avventura, dice, non gli fa paura. "Credo sempre in me stesso" ha aggiunto Piatek. "Volevo dimostrare quanto valevo in A quando sono arrivato al Genoa. Segnare per me è importante, ed è normale. Non sono cambiato molto tra Genoa e Milan, sono sempre la stessa persona". Non c'è nessuna questione di scaramanzia a proposito del numero di maglia. "Lui ha chiesto il 9, ma pensiamo che sia un numero importante che va conquistato" ha spiegato Leonardo.

NATO PRONTO - In rossonero, il polacco si dividerà il peso dell'attacco con Cutrone. "Per me è un altro passo importante nella mia carriera, spero che presto potremo giocare insieme e fare tanti gol. Posso giocare accanto a un altro attaccante, sono sempre pronto e speriamo già di battere il Napoli" ha spiegato. Nel calcio, ha ammesso, "succede tutto quando meno te l'aspetti. Certamente pensavo dopo il girone di andata di attrarre gli interessamenti di altri club. Ora c'è il Milan e mi godo questa bella sorpresa". Cambiare un altro allenatore dopo i tre avuti al Genoa non lo preoccupa. "Io sono sempre focalizzato su me stesso. Giocare a San Siro sarà bellissimo, ne sono certo. Io lavoro per fare il mio meglio e segnare".

In questi giorni, gli fanno notare, circola una sua foto a 11 anni con un asciugamano del Milan. "Non è photoshop. Ho sempre sognato di giocare qui. E' bellissimo essere qui con queste leggende. Ma voglio far parlare il campo".

LA VISIONE DEL CLUB - Piatek, ha spiegato il CEO Ivan Gazidis, è il tipo di giocatore che incarna la visione di Elliott per il Milan. "Dobbiamo re-ingegnerizzare il nostro calcio e costruire un sogno" ha detto Gazidis, "che però va basato su un piano. Noi vogliamo ricostruire una squadra di calcio a lungo termine. C'è bisogno di grande disciplina, non solo per quanto riguarda i calciatori giovani. Vogliamo calciatori che crescano con noi, i nostri tifosi gli vorranno bene".  

IL MILAN E LA UEFA - Gazidis ha fatto il punto sui rapporti con l'Uefa e sui vincoli in materia di fair play finanziario. "Rispettiamo le linee guida" ha spiegato, "i fatti dicono che abbiamo incassato una decisione alla quale ci siamo appellati. Ora aspettiamo di arrivare alla fine di questa strada, ma non cerchiamo l'approvazione per tutti i passi individuali. Di certo il club deve tornare ad essere assolutamente sostenibile. Io ero lì quando è stato approntato il Financial Fair Play, e l'obiettivo era quello di aiutare i club. La ritengo una buona iniziativa, che vogliamo rispettare, ma deve esserci un percorso che club come i nostri devono poter seguire". Il Milan, ha concluso, "non può operare in un mondo di fantasia. Deve operare in una realtà finanziaria solida, basi sulle quali costruire la nostra casa. Ecco perché sono ottimista in vista del futuro".

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