Caso Catania, la Serie B slitta al 5 settembre e cambia nome in LNPB

Lo ha deciso l'assemblea di Lega Serie B. Il via era previsto per il 21 agosto
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ROMA - L'inchiesta sul Catania provoca la prima conseguenza sulla Serie B: l'inizio del campionato slitta infatti dal 21 agosto a sabato 5 settembre, nel fine settimana in cui la Serie A si ferma per gli impegni della Nazionale. Lo ha deciso l'assemblea della Lega Serie B.

PARLA ABODI -  "Mantenendo la sosta e il boxing day siamo in grado di rispettare la fine del campionato fissato il 20 maggio e e la sosta fra andata e ritorno - ha spiegato il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi - L'assemblea valuterà in seguito come distribuire i turni infrasettimanali in più". Abodi ha chiarito poi che "i calendari saranno fatti in un luogo da decidere verso Ferragosto", contando che a quel punto la giustizia sportiva sarà al secondo grado di giudizio sul caso Catania. "Abbiamo deciso noi senza aspettare le decisioni altrui - ha aggiunto Abodi - È stata una scelta importante presa all'unanimità. La presenteremo alla Figc, in un momento straordinario si vuole dare un segno di normalità. Ognuno di noi deve programmare proprio lavoro. Oggi mancava il Catania ma non è una novità, perché è mancato per tutto l'anno".

 PALAZZI AL LAVORO - Il tempo pesa come un macigno sulle spalle della Procura della Federcalcio, chiamata ad istruire ed affrontare più processi, dal caso Catania, all'inchiesta calcioscommesse di Catanzaro a quella di Cremona, chiusa ieri con 104 richieste di rinvio a giudizio. Proprio su questo filone si incentra nelle ultime ore l'attenzione di Stefano Palazzi, che ha chiesto ai magistrati lombardi gli atti relativi alle richieste di processo per valutare se esistono novità rilevanti rispetto a vicende che per buona parte la giustizia sportiva ha già vagliato. Intanto in loro soccorso vengono Malagò che annuncia il via libera ad abbreviare i tempi dei processi e che prevede che in un mese molto nodi saranno venuti al pettine, "come giustizia sportiva e calendari", e anche la Lega di B, che decide di rinviare l'inizio della stagione dal 21 agosto al 5 settembre. Lo slittamento dei calendari è già stato "digerito" per quanto riguarda Lega Pro e serie B, con il presidente federale Carlo Tavecchio che ha dato per scontato il rinvio di almeno una settimana per "garantire la regolarità dei campionati". Oggi l'assemblea della Lega cadetta ha esaminato la proposta del presidente Andrea Abodi concedendosi due settimane in più per il via. L'inchiesta di Cremona rimette però in mezzo la serie A, con la richiesta di rinvio a giudizio dell'ex tecnico dell'Atalanta Stefano Colantuono e dell'ex nerazzurro Cristiano Doni, oltre che dell'ex capitano della Lazio Stefano Mauri. E mentre la società nerazzurra mette le mani avanti - "Noi abbiamo già pagato più degli altri. Nessuno si aspetti ulteriori martiri per responsabilità oggettiva", ha detto il dg Pierpaolo Marino -, Palazzi aspetta di vedere le carte dell'inchiesta cremonese sviluppatasi dopo le dichiarazioni del capo degli zingari Hristyian Ilievski. Per Mauri la procura lombarda ipotizza l'associazione per delinquere, ma è da vedere se emergeranno nuovi elementi oltre a quelli già giudicati dalla magistratura sportiva. In tutto, comunque, sono una sessantina le partite di A, B e Lega Pro contestate a Cremona. Intervenire eventualmente sul calendario di serie A, come ha fatto notare Tavecchio, è molto complicato perchè ci sono di mezzo le coppe Europee ma difficilmente il procedimento sportivo relativo all'inchiesta di Cremona si potrà chiudete prima del 22 agosto. "Tutti sono consci della complessità e delle responsabilità che hanno, quindi in questo momento, molti argomenti sono da rivedere" ha affermato Malagò. Quanto al via libera da parte della Superprocura Coni per abbreviare i tempi dei processi sportivi, richiesto dalla Figc, il n.1 dello sport italiano ha detto che sarà ratificato dalla Giunta del 27 luglio, "ma già da adesso potranno operare". Avanti a testa bassa, dunque.

Si è svolta oggi l’Assemblea straordinaria della Lega Serie B e si puntata l’attenzione sulle proposte di modifica del Codice di Giustizia Sportiva e della L. 401/1989, per inasprire le sanzioni a carico dei tesserati che commettono illeciti sportivi, fino a l’estensione della confisca dei beni che costituiscono il prodotto o il profitto del reato stesso: "C’è bisogno di fare trasparenza e pulizia e di far capire a chi commette l’illecito che commette un grave danno per l’intero movimento. Fare questo mestiere è un privilegio e, come tale, porta con sé una serie di oneri di tutto riguardo”, ha detto Presidente Andrea Abodi.

CAMBIO DI NOME - novità assoluta presentata sarò il cambio del nome della Lega, che dovrebbe passare da Serie B all’acronimo LNPB ovvero Lega Nazionale Professionisti Serie B. Nella successiva Assemblea verrà ufficializzato il nuovo nome del campionato.

Infine, si è discusso anche della ripartizione delle risorse economiche tra cui quelle derivanti dall’assegnazione dei diritti televisivi: gli introiti non seguiranno più esclusivamente criteri paritetici bensì anche la posizione in classifica e il pubblico.


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