Tavecchio frena la Juve: «Calciopoli? Lite temeraria»

Il presidente della Figc: «In attesa delle motivazioni, la sentenza conferma la linea della giustizia sportiva: fatta salva la prescrizione, i reati ci sono stati, l'associazione a delinquere pure. Ad Allegri auguro di andare in semifinale di Champions»
Ettore Intorcia
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ROMA - «Il reato c’è stato, il teorema ha retto: quella della Juve è una lite temeraria». Carlo Tavecchio, presidente della Figc, commenta per la prima volta la sentenza della Cassazione su Calciopoli, un processo che si è chiuso con la prescrizione per la maggior parte degli imputati giunti in ultimo grado di giudizio (ma non con l’assoluzione) e la condanna definitiva ad 1 anno dell’ex arbitro De Santis. La Federcalcio è parte civile del processo Calciopoli e come tale ha diritto, lo hanno stabilito i giudici, al risarcimento danni da parte degli imputati condannati nei precedenti gradi di giudizio e poi arrivati a prescrizione tra appello e Cassazione. Ma la Federcalcio è anche parte in causa rispetto alla richiesta di risarcimento danni avanzata dalla Juventus (ben 443 milioni di euro) e nelle mani del Tra del Lazio. Spiega Tavecchio: «Ho fatto una dichiarazione ufficiale per conto della Federazione. Da questa sentenza la Federazione assume un atteggiamento più tranquillo e più sereno in relazione a tutto quello che c’era in atto. Abbiamo preso atto che un reato c’è stato, un reato non di poco conto. Un soggetto che ha rinunciato alla prescrizione (l’ex arbitro De Santis, ndr) è stato condannato, quindi il teorema è confermato: qualcosa di illecito c’è stato. Prendiamo atto e riteniamo che in futuro dovremo sistemare le questioni in modo diverso».

NUOVO PROCESSO - Ma la Juve può ancora chiedere la riapertura del processo sportivo su Calciopoli? «Questo è un problema che si vedrà. Io parlo dell’azione di responsabilità che la Juventus ha fatto nei confronti della Federazione. La questione dell’Inter è un’altra, sono due cose distinte. Parlo a nome della Federazione: noi non abbiamo più alcun dubbio che la lite, o che la richiesta, non sia una lite temeraria».

BRAVO ALLEGRI - Tavecchio ha parlato a margine della presentazione del 5° premio Bearzot organizzato dall’US Acli, premio che quest’anno è andato a Massimiliano Allegri. Il presidente federale spende parole di elogio per il tecnico bianconero, subentrato in panchina ad Antonio Conte: «Siamo contenti perché Allegri ha raccolto un’eredità pesante nel sistema sportiva italiano ed è quello che porta in alto la bandiera della nostra presenza in Uefa. Con i tempi che corrono, essere a quel livello con la Juventus è importante: speriamo vada in semifinale, sarà il massimo della vita. E’ già sufficiente questo per dire che Allegri merita il premio. Bearzot e Allegri? Discreti tutti e due, dei personaggi che non hanno le luci della ribalta, hanno un stile particolare nel commentare, non sono persone che creano problemi di comunicazione, quindi mi sembra un accostamento riuscito».

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