Champions, semifinale Juve-Real Madrid 2-1: Morata, poi Ronaldo e Tevez

I bianconeri si aggiudicano la semifinale d'andata vincendo allo Stadium contro la squadra di Ancelotti, campione in carica. In rete lo spagnolo e CR7 nel primo tempo, poi il rigore decisivo di Tevez nella ripresa
Champions, semifinale Juve-Real Madrid 2-1: Morata, poi Ronaldo e Tevez© LaPresse
Davide Palliggiano
4 min
ROMA – Juve pazzesca, al limite della perfezione. I galacticos, per una sera, hanno la maglia bianconera. Real ko nell’andata della semifinale di Champions grazie ad un rigore di Tevez nella ripresa. Ma il 2-1 sembra quasi ingiusto, vista l'abnegazione e la voglia di vincere messa in campo dalla squadra di Allegri. Al Bernabeu, ora, tocca non perdere. Impresa difficile, perché stasera la Juve ha fatto davvero arrabbiare il Real, protagonista di una prestazione nera come la sua maglia.

LA SORPRESA - Sturaro dal 1’, al posto di Pereyra. Vidal più avanzato, nel ruolo di trequartista alle spalle di Tevez e Morata. Allegri se la gioca così, mentre Ancelotti opta di nuovo per la soluzione Ramos a centrocampo. Soluzione che poi si rivelerà deleteria per tutta la squadra.

JUVE SHOW - La partenza della Juve è spaventosa: passano 57 secondi e Vidal, imbeccato da Marchisio, ha già la palla del vantaggio, ma prova a controllarla in area anziché tirare si fa fermare da Varane. Poi è Sturaro, al 3’, a provare la conclusione mancina, parata in due tempi da Casillas. Il Real si fa vedere in contropiede con Bale e per fermarlo Bonucci si becca un giallo. Qui comincia il Morata show: prima vince un contrasto con Pepe, prova il pallonetto a Casillas, che recupera in tempo e blocca. Poi trova il gol del vantaggio (8’), quando è puntuale il tap in sul diagonale di Tevez deviato dal portiere spagnolo. Il più classico dei gol dell’ex, la più classica delle non esultanze, anche se dopo si rende protagonista di un gesto tutto da interpretare.

CR7 C’E’ - Il Real ha uno scatto d’orgoglio e dopo tre tentativi arriva al gol del pari. Kross impegna Buffon da fuori area, (12’), Ronaldo spara fuori di sinistro da buona posizione (23’). Per CR7, invece, è un gioco da ragazzi spingere in rete la palla dell’1-1 su cross di James al 27’. Juve punita nell’unica disattenzione. Il Real va vicinissimo anche al gol del vantaggio, ma stavolta è il colombiano a colpire la traversa da un metro, di testa, su cross di Isco (41’).

REAL APACHE - Ci si aspetta una Juve più scarica nella ripresa, ma non è così. Perché da una palla persa da Marcelo, al 56’, scatta il contropiede che porta all’atterramento di Tevez da parte di Carvajal. Atkinson, l’arbitro inglese, concede il penalty, ma non il giallo al difensore, mentre ammonisce Vidal (per proteste) e Marcelo (per un fallaccio su Morata). Dal dischetto, poi, l’Apache non sbaglia ed è 2-1.

TATTICISIMI - Ancelotti prova a dare più vivacità all’attacco con l’ingresso del Chicharito Hernandez per Isco (63’), Allegri si copre e passa al 3-5-2: fuori Sturaro, tra gli applausi, dentro Barzagli. Il tecnico toscano concede anche la standing ovation a Morata (78’), sostituito da Llorente.  E il Real? Deve fare i conti con una serata imbarazzante per Sergio Ramos, stavolta disastroso a centrocampo, con un Bale che non riesce mai a trovare lo spazio giusto per far valere la sua corsa, un James Rodriguez che col fioretto se la cava alla grande, ma quando c’è da razzolare fa fatica. E poi Marcelo, forse l’uomo più in sofferenza. E nel finale, infatti, la Juve va vicina due volte al terzo gol con Llorente, che prima mette in mezzo dopo aver superato Casillas (ma non trova nessuno) e poi di testa conclude troppo centralmente sugli sviluppi di un calcio piazzato di Pirlo. Unico rimpianto di una serata al limite della perfezione.

JUVENTUS-REAL MADRID 2-1: TABELLINO E STATISTICHE


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