Ancelotti prepara la mossa: «Con Benzema c'è più qualità»

Il francese dovrebbe giocare dall'inizio. Carletto risponde al procuratore di Bale: «Meglio se stava zitto»
Alberto Polverosi
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MADRID -
Carlo Ancelotti ha un’idea chiara: «Per arrivare in finale, dobbiamo giocare con intensità e senza commettere errori». Parla a Valdebebas, il cuore del madridismo.
  
Il Real è in grado di reagire? Quanta fiducia ha? Questa non è una situazione-limite?
«La squadra è concetrata, ha voglia, ha l’entusiasmo per fare una grande semifinale e per giocare un’altra finale. Dire che è una situazione limite non saprei, è un momento importante per la stagione, nessuna squadra ha mai giocato due finali di fila, sappiamo che la statistica non è a nostro favore, ma vogliamo fare il possibile per vincere»
  
Lei ha grande esperienza, cosa prova quando sente i fischi del Bernabeu a Casillas?
«Come ho già detto, a tutti gli allenatori spiace sentire i fischi per un giocatore, ma Casillas ha molta esperienza, è abituato a queste situazioni, non lo condizionerà in negativo, anzi lo motiverà».
  
Benzema come sta?
«Sta bene, è disponibile al 100 per cento, gli abbiamo dato un po’ di tempo per recuperare meglio, può giocare dall’inizio come a partita iniziata, il Chicharito dà più profondità, Benzema fa giocare meglio la squadra».
  
Titolare o in panchina?
«Questo è il dubbio che ho. E’ da un mese che non gioca».
 
Benzema aiuta anche a stabilire l’equilibrio nella squadra?
«L’equilibrio dipende da un lavoro congiunto dei giocatori, riguarda più i centrocampisti e i difensori perché avendo la qualità di giocare un calcio d’attacco, tocca a loro, più che agli attaccanti».
  
Cosa può portare in più?
«Con Karim, il gioco offensivo può essere più efficace, con più qualità, non è solo un attaccante tipico».
  
Sergio Ramos a centrocampo è un’idea da?
«Non lo scarto, è una possibilità».
  
Come ha visto di recente il Real?
«Nelle ultime partite contro Valencia e Siviglia abbiamo giocato bene, c’è mancata la concentrazione nei piccoli dettagli e lo abbiamo pagato caro, dobbiamo evitarlo, dobbiamo essere pazienti e giocare con più intensità rispetto all’andata».
  
Per i fischi a Cristiano lei si è arrabbiato molto. Si arrabbia allo stesso modo per Casillas?
«Certo. A volte non giochi bene e a volte non si capiscono i fischi per Cristiano e Casillas, ma domani tutto il madridismo capirà quanto è importante questa partita. Abbiamo avuto un aiuto enorme dalla tifoseria, come con l’Atletico l’anno scorso».
  
Casillas è arrivato alla fine del suo rapporto col Real? Lui vuole rimanere, ma se va via lei lo accetterà?
«Ciascuno di noi deve adottare la sua decisione personale. Casillas ha detto molte volte che vuole restare al Real, qui ha la fiducia del tecnico, del club e dei compagni».
  
A Torino la Juve ha giocato l’ultima parte della gara con 3 centrali. Domani si aspetta il catenaccio della Juve?
«Penso di no. La Juve ha una sua identità di gioco, non penso che la cambierà domani, è una squadra abituata a giocare a calcio. Per noi non cambia molto se giocano con 3 centrali o con una difesa a 4».
  
Cosa pensa delle dichiarazioni di Jonathan Barnett, l’agente di Bale? Ha detto che i compagni non passano la palla a Gareth...
«Bale ha fatto una buona stagione, l’anno scorso ha segnato nei momenti importanti, nelle finali, magari può succedere anche quest’anno. Noi siamo contenti della sua stagione. Questo è un mondo dove tutti parlano e a volte parlano anche troppo. Ha parlato un agente di Bale che non è mai venuto a vedere un nostro allenamento, non conosce l’ambiente e parla da fuori, Bale non ha mai avuto problemi con i compagni e viceversa, gli vogliono bene. Se stava zitto, era meglio».

Quando vuole lei parla molto chiaramente. Che messaggio vuole lanciare in questa vigilia?
«Voglio essere sintentico: ai giocatori dirò di restare tranquilli, concentrati, chiederò questo. Abbiamo una motivazione enorme, abbiamo una voglia incredibile di giocare un’altra finale, la traquillità che porta a dare il massimo. Abbiamo bisogno di una partita di intensità».

Non pensa che, dopo aver quasi perso la Liga, Real-Juve sia già una finale?
«Non c’entra con la Liga, questa è la Champions. Poi parleremo della Liga. Domani possiamo entrare nella storia».
  
Per lei che ha vinto tutto dappertuto, che sapore ha questa sfida con la Juve?
«Ha il sapore di tutte le mie semifinali, col sogno di giocare un’altra finale»
  
Cosa chiede alla squadra?
«Di non fare errori e di restare concetrata tutti i minuti per tutta la partita».
 


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