Champions, Juve-Barça 1-3. Il triplete è blaugrana

Rakitic, Suarez e Neymar stendono i bianconeri. Morata al 55' segna il gol del momentaneo pareggio
Champions, Juve-Barça 1-3. Il triplete è blaugrana© EPA
Valerio Minutiello
6 min

BERLINO - Il triplete è del Barça. Il morso di Suarez (e di Rakitic e Neymar) stavolta fa male a tutta la Juve, che però alla fine esce a testa alta senza rimpianti. Buffon aveva detto che non sarebbero stati vittime sacrificali e così è stato. La squadra di Allegri ha saputo soffrire, non è andata mai al tappeto - almeno non fino al 97' - anche grazie alle prodezze proprio di Buffon, tra i migliori in campo. Nel secondo tempo ha messo paura al Barça, poi si è dovuta arrendere ma solo all'ultimo round. La sensazione è che più di così proprio non si poteva fare. Troppo grande questo Barcellona di marziani, probabilmente la squadra più forte del mondo. Messi non mette la firma sulla finale e non è la stella più brillante della serata, ma fa vedere qualche numero del suo repertorio ed entra in due dei tre gol. I suoi detrattori sostengono che nelle finali non è mai decisivo, stavolta in qualche modo lo è stato. Il triplete alla fine è del Barça e di Luis Enrique. La Juve ha vissuto comunque una stagione esaltante, ma deve accontentarsi del doublete.  

SUBITO RAKITIC GOL - Nessuna sorpresa nelle formazioni. Allegri schiera la difesa a quattro con Barzagli al posto dell'infortunato Chiellini. In attacco la coppia Tevez-Morata. Luis Enrique ovviamente schiera il tridente delle meraviglie, nel classico 4-3-3. La Juve parte molto aggressiva con il pressing alto per non far giocare il Barcellona. I blaugrana però ci mettono solo quattro minuti a trovare il varco giusto: Messi sventaglia per Neymar, Iniesta si inserisce e serve a Rakitic una palla da spingere in rete davanti a Buffon. Un'azione a grande velocità, con classe e tecnica in pieno stile Barça. La Juve accusa il colpo, soprattutto Vidal, che dopo essere stato graziato dall'arbitro si prende il giallo all'11' per un duro intervento e poi fatica a contenersi. Al 14' Buffon salva il risultato con un grandissimo intervento in controtempo su tiro di Dani Alves. Poteva essere il colpo del ko. Il Barça sembra troppo più forte, invece da quel momento la Juve si riorganizza e si rialza, guidata dai suoi uomini di maggiore esperienza. I bianconeri però faticano a tenere il possesso palla e ad arrivare dalle parti di Ter Stegen. Il ritmo della partita si abbassa notevolmente, il Barça gestisce con calma ma dà l'impressione di potersi accendere da un momento all'altro. Anche Messi va a sprazzi, non impressiona però si intuisce che può inventarsi la giocata da un momento all'altro. Al 38' ad accendersi invece è Suarez che si infila nella difesa bianconera e fa partire un diagonale che si spegne di pochi centimetri al lato di Buffon. La Juve chiude il primo tempo in svantaggio di un gol, e in fondo va bene così.

 



PARI MORATA - Il secondo tempo inizia con un altro brivido per la Juve: Lichtsteiner perde una palla sulla trequarti e parte un cinque contro due che Suarez sciupa optando per la conclusione sul primo palo che trova un super Buffon. La Juve non riesce a ripartire, ma il Barça compie il grande errore di iniziare a giocare con troppa leggerezza, come se fosse già finita. Anche dal pubblico blaugrana sugli spalti partono gli olè con troppo anticipo. È un momento chiave del match. Sembra che il Barça possa matare la Juve da un momento all'altro, ma non affonda il colpo. E i bianconeri al 55' trovano il gol con l'ex del Real Madrid Morata che spedisce in rete un tiro di Tevez ribattuto non brillantemente da Ter Stegen. Il gol di Morata, quinto in Champions, cambia l'inerzia della partita. Il Barça si spaventa e la Juve prende fiducia. Al 62' Tevez ha una palla buona al limite dell'area ma colpisce male.

"Il triplete è del Barça, ma la Juve esce a testa alta"

SUAREZ GOL - La squadra di Luis Enrique soffre tanto, ma proprio al momento giusto si accende Messi, che al 69' parte in velocità, semina il panico e conclude a rete: sul tiro deviato da Buffon arriva Suarez e la spedisce in rete. Il contropiede parte dopo una lieve trattenuta in area di Dani Alves su Pogba, che fa arrabbiare la Juve. Tre minuti dopo Neymar trova il gol che avrebbe ucciso la Juve, ma l'assistente d'area è bravo a vedere il tocco di braccio e l'arbitro annulla. I bianconeri restano in partita e sfiorano il pareggio su un clamoroso errore di Ter Stegen. La Juve si sbilancia a caccia del pareggio, ma deve esporsi per forza al contropiede del Barça che se fosse un po' più cinico potrebbe fare male. All'85' Allegri si gioca la carta Llorente, in campo al posto di Morata. Nel finale i bianconeri ci provano più con il cuore che con il gioco. Al 97' arriva il contropiede che "mata" la Juve. Lo segna Neymar. Finisce il sogno della Juve, che perde la sua quarta finale di Champions consecutiva. Il Barça invece vince la sua quarta consecutiva confermando di essere la squadra più forte del mondo. 
 

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