Luis Enrique: «Roma, si può fare»

Il sorteggio di Champions League monopolizza la vigilia di Barça-Malaga. L’allenatore blaugrana non nasconde l’entusiasmo di tornare a Roma e si concede pure un paio di battute da tifoso giallorosso. Qualificazione possibile per i ragazzi di Rudy Garcia
Luis Enrique: «Roma, si può fare»© EFE
Andrea De Pauli
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BARCELLONA (SPAGNA) - Alla vigilia della prima stagionale al Camp Nou, Luis Enrique più che dell’insidioso Malaga, che l’anno scorso, in Liga, impose ai blaugrana un pareggio e una sconfitta senza concedere neppure un gol, finisce per parlare soprattutto della Roma. “Per me sarà speciale tornare all’Olimpico”, l’ammissione dell’extecnico giallorosso. “Alla fine la mia esperienza italiana è durata solo un anno, ma ho bellissimi ricordi, specie per l’affetto che mi è sempre stato dimostrato. Sono felicissimo di tornare in una città speciale, con gente splendida”. In realtà, una prima rimpatriata era già stata celebrata ad inizio agosto, in occasione del Gamper, tradizionale appuntamento estivo in cui i catalani presentano al pubblico di casa la rosa che affronterà la nuova stagione. “Ci siamo già visti di recente, è vero. Ma si vede che non è stato sufficiente e, ora, eccoci di nuovo qua”.

INSIDIE - La speranza per i tifosi italiani è in un risultato decisamente differente rispetto al secco 3-0 dello scorso 5 agosto, ora che si fa terribilmente sul serio. “La Champions è una competizione entusiasmante”, la riflessione di Lucho. “Tutti i rivali del girone mi paiono complicati, anche se non poteva essere altrimenti, visto che si incrociano le migliori 32 squadre d’Europa. Il gruppo è complicato, anche se non quanto quello di Juventus, Manchester City, Siviglia e Moenchengladbach. Ora studieremo con attenzione tutti gli avversari, anche se alcuni li conosciamo molto bene”. Si ritorna, così, alla Roma, inevitabile. “La Roma, tra le squadre inserite nella terza fascia era indubbiamente la più forte. Poi, c’è pure il Bayer Leverkusen, che l’anno scorso quasi faceva fuori l’Atletico Madrid. È vero che noi abbiamo vinto molto negli ultimi tempi, ma iniziare e concludere la fase a gruppi in trasferta, contro squadre ostiche, e ci metto anche il Bate, mi pare tutt’altro che agevole”.

IL TIFOSO LUCHO - Fin qui il punto di vista dell’allenatore del Barça. Da tifoso della Roma, invece, come la vede? “Non è andata benissimo. Ce la vediamo contro i campioni in carica e, poi, con il Bayer, una squadra più o meno dello stesso livello della Roma. La squadra ha oggettivamente buone possibilità di passare il turno, ma per farcela dovrà essere continua, che è la cosa più complicata in appena sei partite, dove non c’è quasi margine d’errore”. A quanto pare, per la prima volta dopo tanti anni la bandiera Totti è tutt’altro che sicura di un ruolo da titolare. “Non conosco bene la situazione di Francesco, visto che non ho accesso agli allenamenti della Roma. Sull’argomento ha sicuramente più chiare le idee Rudy Garcia. Ad ogni modo, Totti possiede una qualità tale per essere sempre decisivo, tanto partendo dalla panchina che dall’inizio della partita”.

@andydepauli

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