Garcia: «Florenzi può giocare in attacco. Szczesny è ok»

Il tecnico della Roma fa i conti con le assenze e ricorda di aver più scelte di formazione sulle fasce. Da valutare pure Iago Falque
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MINSK - Sono Rudi Garcia e Radja Nainggolan i due romanisti che si presentano in conferenza stampa prepartita prevista dall'Uefa per la Champions League. A Borisov la Roma conta le assenze importanti in attacco di Totti, Dzeko e Iago Falque da verificare, quindi Garcia apre anche al ritorno in avanti di Florenzi: «Possiamo anche cambiare il nostro modulo, ma Florenzi potrebbe pure tornare in attacco, visto che ci sono pure Maicon e Torosidis da terzini in difesa. Le prossime 3 saranno fondamentali, il punto col Barcellona ci dà fiducia, ma il Bate ha già giocato 2/3 del suo campionato e dobbiamo esser pronti, qualsiasi scelta di formazione farò».

La formazione bielorussia è lanciata verso la vittoria del titolo nazionale e Garcia conosce bene i pericoli della trasferta: «Il Bate Borisov è una squadra che ha l'abitudine di giocare la Champions League e ha già quasi il titolo in mano. Ha uno stadio di qualità, con un ambiente che sarà tutto per loro. Per noi non cambia nulla: anche con delle assenze arriviamo qui con delle ambizioni. Ogni partita dobbiamo giocarla al massimo per fare un risultato positivo». Garcia ha preferito non testare il campo del Bate, scelta un po' anomala che il tecnico francese spiega così: «Siamo a un'ora di pullman e non voglio caricare la squadra anche di questa fatica. Ho preferito allenarci a Minsk, i dirigenti hanno fatto un sopralluogo. Szczesny sta bene e ha recuperato. Iago Falque dobbiamo valutarlo domattina, ogni ora è importante per il suo infortunio». Il tecnico è giunto alla sua centesima in giallorosso, ma pare non accorgersene: «Non ricordavo fosse la 100ª In giallorosso, ma penso al presente, nè al passato, nè al futuro. Neanche so enunciarvi le prossime 7 partite che giocheremo, penso solo a questa. Sono fiero di allenare questa squadra, sono cambiate le rose, ma è bello metter in campo un gioco che ci porti a vincere. Sono molto soddisfatto dell'ultima vittoria, perché conta vincere per iniziare una striscia positiva. La Champions League è un mini-campionato in cui serve continuità di risultati e noi abbiamo iniziato bene». Chiusura sul tema lista Champions, che la Roma ha presentato sui 21 giocatori sui 22 che aveva a disposizione: La possibilità dell'Uefa era di metter 22 calciatori, ne abbiamo messi 21, ma non è semplice rispondere ai canoni richiesti in Italia e in Europa. Domani avrò una rosa meno importante, ma saremo ancora più uniti e solidali per fronteggiare le difficoltà numeriche.

 

CARICA NAINGGOLAN - Il centrocampista belga dovrà fare gli straordinari viste le assenza, ma di natura non è il tipo che si tira indietro, nonostante il periodo di forma non eccelso: «Penso di aver avuto più difficoltà rispetto allo scorso anno perché ho bisogno di più tempo per stare in forma. Sono uno di quelli che vuol giocare sempre, anche se la stanchezza a volte c'è. Ma io faccio il giocatore, devo mettermi sempre a disposizione. L'importante è giocare, dove lo decide il mister. In regia non è il mio ruolo naturale, ma bisogna sempre imparare ogni volta che si gioca. Cercherò di farlo con le capacità che possiedo. Poi quando torneranno gli infortunati mi riposerò pure io (ride -ndr-)». E poi il grande assente, il capitano, Francesco Totti, che tanti a Roma vedono un po' giù di morale in questo periodo: «Avere due infortuni in pochi giorni non è bello, -risponde Nainggolan- ma Francesco è sempre ottimista e allegro. Per il nostro spogliatoio è una persona importante e ora pensa solo a recuperare il prima possibile».


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