Siviglia, Emery: «La Juve è uno squadrone»

Il tecnico spagnolo alla vigilia del match: «Allegri ha grandi campioni. Immobile? Sta crescendo»
Siviglia, Emery: «La Juve è uno squadrone»© ANSA
Alberto Polverosi
3 min

TORINO - Unai Emery e Massimiliano Allegri, il cammino è identico.
  
La Juve ha iniziato male in campionato. Che partita sarà domani?
«Dopo aver vissuto un momento unico a Torino, quando abbiamo vinto l’Europa League, adesso siamo qui per la Champions e cercheremo di dare il meglio e di divertirci, di godercela il più possibile. Ci aspetta una partita di grande livello e questo ci motiva molto. Saremo al massimo delle nostre possibilità».
  
Ha preparato la partita pensando anche alla Liga?
«Se qualcuno come Llorente e Vitolo non sono qui è perché non possono giocare, altrimenti sarebbero stati qui. Viviamo una partita per volta. L’unico pensiero è la Juventus con i migliori 11 disponibili».  


Influirà sulla gara il fatto che anche la Juve in campionato soffre?
«Le statistiche e l’esperienza dicono che in queste circostanze sono cose che capitano. La Juve ha dimostrato di poter vincere contro il Manchester City, poi gioca nel suo stadio, da campione d’Italia. La Juve è uno squadrone pieno di grandi giocatori, in campionato non ha i punti che si supponeva. E’ uno squadrone come giocatori e come storia, il livello è davvero molto alto».  


Gameiro ha giocato molto finora: pensa di poter utilizzare anche Immobile? E chi sarà il portiere titolare?
«Tutti i giocatori che ho in rosa possono giocare, guardo il rendimento ma anche le aspettative che vedo in loro e per il momento come portiere ho scelto Sergio Rico, è cresciuto molto nell’ultima stagione. Può diventare anche il miglior portiere del mondo e questa mia fiducia la estendo anche a David Soria che sta meritando di giocare. Ora però in Sergio Rico ho più fiducia. Anche Ciro Immobile si sta introducendo nella sua nuova squadra, adesso non c’è più Bacca e dobbiamo usare i nuovi. Gameiro, nonostante le partite giocate, è in grado di continuare a fare il titolare».   


Quando è entrato in questo stadio, qual è stato il primo ricordo che le è venuto in mente?
«Da quella finale vinta abbiamo fatto molte cose importanti. Anche la partita con la Juve lo è, per noi e per tuttla città di Siviglia».
  
Non è sorpreso dalle critiche arrivate dopo i tanti successi del recente passato?
«La responsabilità della mia professione la conosco bene. La gente si aspetta molto da noi, siamo molto esposti e quando le aspettative non sono realizzate la gente non è contenta».
  
E’ ancora convinto di aver fatto bene a restare al Siviglia?
«Assolutamente sì».
  
Pensa di aver avuto dalla società un organico valido per arrivare al 3° posto nella Liga e andare avanti in Champions?
«Io ho fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme, abbiamo tutti la stessa strada da percorrere, stiamo lavorando molto. Non ho mai detto di non poter arrivare primo o secondo. Sappiamo bene da dove arriviamo. Vogliamo continuare così. Si sta parlando molto e si discute anche alla ricerca di risposte, importante ò farlo insieme nella squadra, nello spogliatoio. Domani, contro la Juve, dimostreremo che la squadra sta bene».


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