Champions League, Juve-Siviglia 2-0: Morata e Zaza in gol

I bianconeri superano la squadra di Emery con un gol per tempo: ora sono in vetta al proprio girone a punteggio pieno
Champions League, Juventus-Siviglia 2-0: che spettacolo Morata-Zaza
Davide Palliggiano
4 min

TORINO -  La Juve ha due volti, ora è certo: se in Italia stenta, in Europa è una meraviglia. Perché dopo l’emozionante blitz  di Manchester, stavolta i bianconeri vincono con un’autorevolezza impressionante sul Siviglia, che soltanto qualche mese fa aveva alzato al cielo l’Europa League. Segnano Morata nel primo tempo (quinto gol consecutivo in Champions, considerando semifinali e finale della scorsa edizione) e Zaza nel finale. Allegri può sorridere, la sua Juve è a quota 6 punti, tre in più di Siviglia e Manchester City. Resta a zero il Borussia Mönchengladbach.

DEBUTTA KHEDIRA – Difesa a 4, con Barzagli terzino destro. A centrocampo l’esordio stagionale per Khedira con Hernanes e Pogba. In avanti Morata e Dybala. Emery risponde con il solo Gameiro in attacco supportato da Reyes, Krohn-Dehli, Konoplyanka. Andreolli titolare in difesa, Immobile parte dalla panchina.

JUVE ALL’ARRABBIATA – Il primo tempo è un monologo juventino. Lo Stadium dimentica per un attimo l’inizio drammatico di campionato e consegna ai bianconeri una bolgia in cui dover vincere. Passano solo 28 secondi e Pogba ha subito l’occasione per sbloccare il match, ma il tiro (con alto coefficiente di difficoltà), è alto. Ci prova Hernanes da trenta metri, anche lui poco preciso (10’). La mira tradisce anche Dybala (17’), che prova un sinistro a giro da fuori area. Il Siviglia fatica a superare la metà campo e la Juve va ancora una volta vicina al gol: Khedira si esibisce in uno stop di petto a seguire e serve al centro dell’area Dybala che si incarta (35’) . Il gol è nell’aria e arriva al 41’: Barzagli crossa dalla destra, nel mucchio spunta Morata che prende il tempo a Krychowiak e Andreolli e buca Rico con un bel colpo di testa a incrociare (41’).

DOMINIO BIANCONERO – Ad inizio ripresa Dybala ha la possibilità di segnare il raddoppio, ma si lascia stregare da Rico. L’argentino si rende pericoloso anche su punizione, ma il portiere andaluso respinge coi pugni. Emery non ne può più di vedere i suoi rincorrere il pallone e prova a dare la svolta con l’ingresso al 66’ di Iborra e Immobile (fischiatissimo) per N’Zonzi e Gameiro. Ma la Juve controlla il match, il Siviglia non alza il pressing e i bianconeri non corrono rischi, perché il gli andalusi girano a vuoto. Khedira (prestazione di quantità e qualità) lascia il posto al 76’ per Alex Sandro. Emery si gioca la carta Munoz al posto di Reyes (78’). Allegri regala la standing ovation a Morata (entra Zaza) e fa davvero impressione come la sua Juve, sempre più matura in Europa, non rischi mai di subire il pari e anzi, raddoppi in contropiede all’87’ con Zaza, che segna il suo primo gol europeo, ma esulta a scoppio ritardato. Nel finale partecipa alla festa anche Rugani, che sostituisce un Dybala ottimo come tutti i bianconeri: la versione europea della Juve è tutta un’altra storia.

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