Champions, Barcellona-Roma 6-1: giallorossi umiliati

I blaugrana passeggiano al Camp Nou: doppiette per Messi e Suarez
Valerio Minutiello
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BARCELLONA - Non è un 7-1, ma cambia poco. Dopo Manchester United e Bayern Monaco, la Roma incassa un'altra umiliazione in Champions League, perdendo 6-1 con il Barcellona al Camp Nou. Tre gol per tempo, doppiette di Suarez e Messi, poi Adriano e Piqué. All'appello manca solo Neymar, che sbaglia anche un rigore. Stavolta a darle una lezione di calcio è l'ex Luis Enrique, considerato da molti un allenatore inadeguato nella Capitale. La sconfitta è sin dal primo minuto una sentenza accettata dai giallorossi senza tentare la minima opposizione. Il Barça è troppo più forte, e questo Garcia lo sa bene. Però c'è modo e modo di perdere, e la sua squadra ha perso male.

Bisognava mettere in campo grinta e cuore. Invece la Roma è scesa in campo solo con un atteggiamento prudente, con la speranza di resistere il più possibile, e alla fine ne ha presi tanti senza nemmeno giocarsela. L'anno scorso con il Bayern la batosta era arrivata all'Olimpico, poi a Monaco una sconfitta con onore per 2-0. Stavolta invece la Roma era andata anche oltre le aspettative in casa, strappando il pareggio con il gol da centrocampo da Florenzi. L'1-1 tra Bayer Leverkusen e Bate Borisov lascia i giallorossi padroni del proprio destino per la qualificazione agli ottavi: sono ancora secondi a una giornata dalla fine e battendo il Bate all'Olimpico all'ultima giornata sarebbero qualificati. Anche con un pareggio, e quindi solo sei punti, potrebbero accedere agli ottavi se il Bayer non dovesse battere il Barça in Germania.

ROMA TIMOROSA - Il Barcellona comincia subito a fare il suo calcio con la Roma arroccata dietro, ma troppo timida e impaurita. Dopo tre minuti Messi fa capire ai tifosi giallorossi che non sarà una serata facile impegnando Szczesny con un tiro a giro. Altri tre minuti e l'arbitro annulla il primo gol, sempre a Messi, per un fuorigioco millimetrico. Garcia si sgola dalla panchina per chiedere ai suoi di salire e di non buttare via il pallone, ma la sua squadra è troppo timorosa.

Il calcio però a volte è strano e al 13' Dzeko sciupa una grandissima occasione per portare in vantaggio la Roma, tutto solo di testa davanti a Ter Stegen. Un'illusione, una speranza, subito annientata da Messi e Suarez che in tre minuti mettono a segno un uno-due micidiale. Anche dopo aver subito due gol, la Roma continua con il suo atteggiamento poco combattivo, volto a limitare i danni il più possibile. Sul finire del primo tempo però, Suarez con una prodezza delle sue rende il passivo più pesante. Dopo i primi 45 minuti, i giallorossi sono sotto di tre gol senza aver neanche provato a combattere.

IL BARCELLONA DILAGA - Garcia nella ripresa inserisce Iturbe al posto di Nainggolan. La Roma accenna una reazione e va vicina al gol con Iago Falque. Anche questa però è solo un'illusione. Il Barça non si ferma e segna altri due gol in quattro minuti con Messi e Piqué. Garcia capisce che è finita e si gioca il terzo cambio inserendo Uçan, finora visto con il contagocce, al posto di Pjanic. Il turco pochi minuti dopo compie un fallo ingenuo in area su Neymar dando anche all'altra stella del Barça la possibilità di segnare. Szczesny riesce a opporsi al brasiliano, ma Adriano si avventa sul pallone e in ribattuta segna il 6-0. All'82' Dzeko ha la possibilità di segnare su rigore, ma si fa parare il tiro da Ter Stegen. Un errore che non fa troppo male, anche perché scaccia via l'incubo di un altro possibile 7-1. L'arbitro giustamente dà solo un minuto di recupero e l'attaccante bosniaco proprio allo scadere segna il gol della bandiera, ma ovviamente non esulta. Il Barça è troppo forte, e questo si sapeva. Solo pochi giorni fa ne aveva fatti quattro in casa del Real Madrid. Però questa Roma è troppo piccola per sedersi al tavolo con le big d'Europa. La batosta con il Bayern Monaco ha lasciato un segno indelebile nella scorsa stagione: da quel momento la squadra di Garcia non è stata più la stessa. Chissà se adesso saprà reagire.  

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