Champions League Roma, Spalletti studia il Real Madrid: una gabbia per i mostri

Il tecnico dei giallorossi pensa a Florenzi su Cristiano Ronaldo. In mezzo determinante il lavoro di Nainggolan e Perotti
Champions League Roma, Spalletti studia il Real Madrid: una gabbia per i mostri© ANSA
Roberto Maida
3 min

ROMA - Guardateli, i mostri bianchi. Prendete appunti e ricordatene l’eccezionalità. Per batterli, ma nemmeno, per contenerli, servirà una Roma più che perfetta. E allora via con le lezioni di teoria. Luciano Spalletti ha preparato i video del Real Madrid da mostrare alla squadra. Sicuro di trovare tra gli studenti da spogliatoio un vivo interesse, dettato dallo stimolo di una sfida impossibile.

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UNITI - Contro il Madrid servirà prima di tutto compattezza. È impensabile che la Roma possa gestire la partita. È probabile che debba anzi giocare con dieci uomini dietro alla linea del pallone, nella maggior parte dei tempi di gioco.

A quel punto potrebbe esserci solo Dzeko davanti a far respirare la squadra, sulla falsariga di quanto accadde all’Olimpico contro il Barcellona. Squadra diversa dal Real, chiaro, ma ugualmente portata all’assalto indiscriminato con la varietà dei suoi solisti.

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PRESSING - Non basterà chiudersi, naturalmente, per conquistare un risultato che lasci uno spiraglio in vista del ritorno al Bernabeu. Spalletti vuole dai suoi anche il giusto quoziente di aggressività, per evitare che i palleggiatori del Real abbiano tempo e spazi per rifornire Ronaldo da una parte e James Rodriguez dall’altra.

E allora diventa fondamentale il ruolo di Nainggolan, sia che parta sulla trequarti come nelle prime partite del nuovo corso sia che giochi da centrocampista puro. Sarà lui ad aggredire il regista basso, che è il tedesco Kroos, e a supportare i compagni nel contrastare la tela a cui contribuiscono due centrocampisti di grande qualità come Modric e Isco. Ma non va scartato il lavoro nel pressing di Perotti, se sarà utilizzato e se farà il trequartista. In un possibile 4-4-2 a rombo, la Roma potrebbe conquistare la superiorità numerica in mezzo, anche a costo di lasciare campo ai terzini spagnoli. In quel caso serviranno i ripiegamenti di Salah o i raddoppi di una delle mezzali.

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