Champions League, Real Madrid-Roma: se quella palla di Dzeko fosse capitata a Totti...?

Il dubbio che le cose sarebbero potute andare diversamente se l'occasione capitata sui piedi del bosniaco fosse capitata su quelli del capitano giallorosso rimane. E voi cosa ne pensate?
Champions League, Real Madrid-Roma: se quella palla di Dzeko fosse capitata a Totti...?
Alberto Polverosi
3 min

ROMA - All’andata come al ritorno, la differenza è sempre lui, quel giocatore immenso, sublime e inarrivabile che in questa Champions ha già segnato 13 gol in 8 partite. Non esiste una controprova, ma se Cristiano Ronaldo fosse stato un giocatore della Roma molto probabilmente ai quarti sarebbe arrivato Spalletti, non Zidane.

CONFRONTO ALLA PARI - Questo per dire che il confronto tecnico, Fenomeno escluso, è stato almeno pari fra la Roma e il Real Madrid, sia all’andata che al ritorno. Anche al Bernabeu, per un’ora, la Roma ha fatto paura ai blancos, sei occasioni da gol (compreso un palo) su questo campo, contro la squadra di casa, non si contano facilmente, al di là di quello che dirà il suo allenatore. Sul piano tattico, meglio la Roma: più incisive, più chiare le idee di Spalletti, con una formazione iniziale coraggiosa fino a sfiorare il rischio, ma doveva segnare senza aspettare troppo e nonostante lo schieramento di tutta l’artiglieria pesante la Roma ha conservato più equilibrio del Real. Poteva mettersi dietro, difendersi e basta per farsi eliminare senza perdere, ma non è questo il calcio della Roma di oggi, tanto meno quello del suo allenatore.

L'INGRESSO DI TOTTI - Che nel finale ha fatto entrare Totti: il Bernabeu, riconoscendo il vecchio campione, l’ha applaudito. Se il capitano deciderà di chiudere, porterà con sé anche questo lieto ricordo che ci lascia perfino un leggerissimo e pertinente dubbio: se al posto di Dzeko, su quel pallone, ci fosse stato Totti, che sarebbe successo? Poi, negli spogliatoi, Spalletti ha quasi disfatto quello che aveva costruito sul campo con un attacco estremo alla squadra, assurdamente soddisfatta, a sentir lui, della serata madrilena. E’ dal primo giorno che il tecnico invia messaggi a destra e sinistra, per la maggior parte giusti, ma di questo non si capiscono né i veri destinatari, né la vera ragione. Quante squadre vanno al Bernabeu e creano sei occasioni da gol? Forse Spalletti è convinto di avere non una squadra da scudetto ma da finale di Champions. Se è così ha ragione lui. Ma oggi non è così. Adesso in Europa ci restano Lazio e Juve, chiamata a un’impresa per andare avanti a Monaco. Ce la può fare, alla Roma servivano tre gol al Bernabeu, ad Allegri ne basta uno all’Allianz Arena. La campagna d’Europa delle italiane non è andata come l’anno scorso, ma la stagione non è ancora finita.

SE QUELLA PALLA DI DZEKO FOSSE CAPITATA A TOTTI, LE COSE SAREBBERO ANDATE DIVERSAMENTE? DITECI LA VOSTRA NELLO SPAZIO COMMENTI DI QUESTA NOTIZIA

TOTTI, RIMPIANTO BERNABEU

OVAZIONE PER TOTTI


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Champions, i migliori video