Champions League, Zenit-Benfica 1-2: i portoghesi volano ai quarti dopo quattro anni

La rete di Hulk fa sperare la squadra di Villas Boas, nel finale il pareggio di Gaitan e il sigillo definitivo di Talisca
Champions League, Zenit-Benfica 1-2: i portoghesi volano ai quarti dopo quattro anni© AP
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SAN PIETROBURGO (RUSSIA) - Ci vuole la firma del capitano Gaitan per rimettere in chiaro le cose. Il Benfica va sotto di una rete (Hulk) e nei minuti finali trova prima l’1-1 con il tap-in del capitano argentino e in pieno recupero il raddoppio con Talisca. Rui Vitoria si accomoda ai quarti di Champions dopo l'1-0 dell'andata, niente da fare invece per Villas Boas. Lo Zenit dice addio all'Europa.

POCHE EMOZIONI - Nelle prime battute del match è subito botta e risposta. Prima Jonas, l’autore dell’1-0 dell’andata, che impegna Lodygin con un bel destro e poi Dzyuba, al 7’, con un mancino che termina di poco oltre la porta difesa da Ederson. A rendersi pericoloso, al minuto numero 20, è il talentino dell’undici di Rui Vitoria, il classe ’97 Renato Sanches, che lascia partire una conclusione insidiosa dalla distanza. L’attaccante russo, a quota 6 in Champions, spreca poco dopo perché spara addosso al portiere dei portoghesi mentre sul finale della prima frazione (dalle pochissime emozioni) il calcio di punizione battuto da Hulk viene deviato in corner dalla difesa avversaria.

GAITAN, GOL QUALIFICAZIONE - Smolnikov, subentrato ad Anyukov nel corso della ripresa, non riesce da due passi a sfruttare l’assist del brasiliano calciando debolmente addosso a Ederson. La partita si fa più intensa e ad andare vicino al vantaggio sono Dzyuba – il tiro non trova lo specchio della porta – e Jonas, che si fa murare dall’ottimo intervento di Lodygin. A sbloccare la gara è Hulk. L’azione che porta al gol dello Zenit (69’) nasce da un fallo non sanzionato a Zhirkov che, involatosi sulla sinistra, serve il compagno, bravo a insaccare a porta vuota con un colpo di testa. Il Benfica non ci sta, non vuole i supplementari: la zuccata di Lindelof è girata in angolo dal miracolo del portiere russo e Eduardo Salvio, uno degli uomini con più talento a disposizione di Rui Vitoria, fa il suo ingresso in campo al posto di Pizzi. A far sobbalzare i tifosi dal divano è nuovamente la squadra di Villas Boas con il solito Dzyuba, a un soffio dal 2-0, ma nel momento più difficile ecco arrivare la zampata del capitano, Gaitan, che chiude il discorso qualificazione al minuto 85, depositando il pallone in rete dopo la traversa del nuovo entrato. Al 96' il sigillo definitivo di Talisca.

ZENIT-BENFICA 1-2: STATISTICHE E TABELLINO

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