Simeone: «Ho sempre creduto a questa finale»

Il tecnico dell'Atletico Madrid in conferenza stampa ha caricato la sua squadra e ha esaltato Casemiro, giudicato il giocatore chiave del Real.
Simeone: «Ho sempre creduto a questa finale»© AP
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Il Cholo Simeone ci crede. Pensa che il suo Atletico di Madrid possa alzare al cielo la Champions sfuggita due stagioni fa e ha caricato la sua squadra snobbando Cristiano Ronaldo e considerando Casemiro il giocatore chiave del Real Madrid.

Simeone, cosa è cambiato rispetto alla finale di Lisbona?
Noi guardiamo avanti e cerchiamo sempre le migliori soluzioni. I superstiziosi sottovalutano il nostro lavoro.

Che partita si immagina?
Soprattutto all’inizio molto tesa ed equilibrata. La presenza di Casimiro dà la possibilità di raggrupparsi e di andare poi alla ricerca degli spazi, di essere pericoloso in avanti. Chi domina la prima parte della gara, potrà prevalere: il Real opporrà più gioco di noi, soprattutto all’inizio.

A settembre molti pensavano che l’Atletico non sarebbe arrivato in finale. Lei ci credeva?
Ho sempre allenato con intensità e ho sempre avuto il sogno di arrivare in questa finale, fin dal primo giorno di questa stagione.

Qual è stato l’ostacolo più alto nel cammino verso questa finale? Ci sono paragoni con la cavalcata di due anni fa verso Lisbona?
Con i giocatori, il club e i tifosi cerchiamo di reinventarci sempre. I giocatori sono cambiati rispetto a Lisbona e questo è il grande valore dell’Atletico. Andiamo avanti e insistiamo. E’ come nella vita: chi è tenace, ce la fa sempre.

E’ inevitabile si parli di Lisbona e della sconfitta di due stagioni fa. Quale esperienza avete tratto da quel ko?
Giocare una finale è sempre un sogno, l’obiettivo supremo. Quando si arriva in finale bisogna lavorare duramente, prepararsi e trarre il massimo dal gruppo. Rispetto a due anni fa non abbiamo cambiato la struttura, il nostro modo di giocare e, anche se abbiamo alcuni giocatori diversi, ripetendo sempre le stesse cose, con tenacia, siamo migliorati e siamo di nuovo qua a giocare per il trofeo.

Come affronterete il match di domani sera?
Con la volontà di far male. Penso che il nostro atteggiamento non sarà diverso rispetto al passato. Giochiamo con una squadra molto simile a quella che abbiamo sfidato in passato; noi abbiamo cambiato qualcosa, ma non molto. Con Casemiro il Real è più pericoloso nelle ripartente e ha giocato così anche con il City. Non è una cosa negativa: giocare in contropiede non è brutto. Noi cercheremo di essere il più pericolosi possibile.

Due anni fa l’Atletico era la sorpresa del torneo, ora è tra le grandi d’Europa. La rende orgoglioso tutto questo?
La continuità nel successo è importante. E’ stato il lavoro che ci ha permesso di arrivare in una posizione che non pensavamo. Adesso ci sono poche squadre che forse sono migliori di noi: penso al Real e al Bayern per esempio. Di certo siamo tra le grandi d’Europa e abbiamo fatto un ottimo lavoro. Sono il leader di questa squadra e cerco di sostenerla al massimo.

Che effetto le fa aver portato l’Atletico di nuovo in finale di Champions?
Abbiamo 113 anni di storia, siamo una delle squadre più belle della Spagna e sono orgoglioso di essere l’allenatore di questa squadra.

L’Atletico ha battuto il Barcellona nei quarti e il Bayern in semifinale. Arrivate in finale con grande fiducia?
Senz’altro perché sia il Barcellona e sia il Bayern sono tra le più forti al mondo. All’andata con il Barcellona e al ritorno a Monaco per noi è stata dura e abbiamo faticato. Abbiamo giocato con intelligenza le due gare di casa e questo ci ha dato la possibilità di essere qui. Non abbiamo garanzia di vittoria perché il Real è una delle migliore squadre del mondo e giochiamo in uno degli stadi più belli al mondo, ma ci proveremo.

Ha ricevuto messaggi da ex giocatori dell’Atletico che domani sera tiferanno per voi?
Riceviamo messaggi dalle persone vicine al club: Diego Costa e molti altri ci hanno scritto e tiferanno per noi, su questo non ho dubbi.

Cosa pensa del lavoro fatto da Zidane?
E’ stato un lavoro importantissimo e si è preso la responsabilità di cambiare la squadra con l’inserimento di Casemiro che ha dato equilibrio. Non si è fatto influenzare dalle situazioni passate.

Ha nominato più volte Casemiro. Secondo lei è più importante di Ronaldo, Bale e Benzema per il Real?
Sì per l’equilibrio che dà alla squadra, sì.

Perché l’Atletico soffre contro le piccole e gioca bene contro le grandi?
Perché ogni squadra si trova bene con il suo modo di giocare. Noi siamo molto più a nostro agio a fare i movimenti senza la palla, mentre il Barcellona e il Bayern per esempio danno il meglio quando hanno il pallone.

Alcuni commentatori dicono che l’Atletico è l’anti calcio e Ronaldo ha detto che non gli piace il vostro calcio. Non giudica queste frasi come una mancanza di rispetto?
Io ho grande rispetto di grandi giratori come Ronaldo. La sua e quelle di altri sono opinioni rispettabili. Nel calcio come nella religione e nella politica ognuno ha la propria opinione.

Domani si accontenta di vincere il trofeo o vorrebbe altro per essere davvero felice?
Non c’è niente che mi farebbe felice come vincere.


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