Real Madrid-Napoli: sciarpe, cori, bandiere e la marea azzurra ha invaso la capitale iberica

Entusiasmo alle stelle per il popolo partenopeo che sta colorando le vie della città spagnola, in attesa di entrare nel tempio del Bernabeu
Giuliano De Matteis
4 min

MADRID - A Barajas come a Capodichino. Una folla ha salutato il Napoli prima della partenza dall'aeroporto partenopeo e la stessa scena Hamsik e compagni hanno trovato una volta sbarcati nello scalo della capitale spagnola. A Madrid mancano solo il mare e la sagoma del Vesuvio, per il resto ai 10mila tifosi azzurri che «un giorno all'improvviso» hanno invaso la città del Prado sembrerà di stare a casa. E lo stesso vale per la squadra di Maurizio Sarri, spinta dai cori e dall'amore di duecento sostenitori questa mattina durante l'allenamento di rifinitura in vista della sfida in programma stasera al 'Bernabeu'. Un tempio che si annuncia tinto di azzurro come lo è stato forse solamente in quella lontana notte dell'11 luglio 1982, quando l'Italia di Bearzot e Paolo Rossi faceva sobbalzare Pertini in tribuna conquistando la Coppa del Mondo.

Sugli spalti non ci sarà il mitico Presidente avvolto dal fumo della sua pipa, ma i tifosi vip non mancheranno di certo: da Paolo Sorrentino a Silvio Orlando fino a Diego Armando Maradona (polizia spagnola permettendo), osannato con i cori che segnano e cadenzano ormai da decenni la vita dei napoletani, cantati a memoria persino da chi allora non era nemmeno nato. Volti noti che in queste ore si mescolano con quelli della gente comune, perché niente è più 'democratico' del pallone, come la 'Marianna' francese simbolo di eguaglianza, fraternità e libertà. E chi sa che la rivoluzione stasera non la faccia il 'Masaniello' Insigne, spodestando i sovrani del calcio europeo e mondiale, oppure Sarri che per arrivare al Bernabeu è partito dai campetti sterrati della Toscana al contrario di Zidane, subito catapultato dietro la scrivania e poi sulla panchina di quelle 'Merengues' che per una volta i napoletani preferirebbero mangiarsi al posto del babà.

A MADRID CORI PER MARADONA (VIDEO)

E se ha ragione chi sostiene che la felicità si manifesta più nell'attesa dell'evento che nell'evento stesso, il popolo azzurro non vuole perdersi neanche un minuto né un'emozione di queste giornate storiche, da immortalare in selfie e condividere sui social con parenti o amici, se i nipotini sono ancora troppo piccoli per navigare su un pc. La Gran Via, la Plaza Mayor e quella dell'Armeria: c'è un pezzo di Napoli ovunque in questa giornata interminabile che porterà un'intera città a fermarsi poco dopo l'ora di cena, quando scatterà l'inno della Champions e Mertens e compagni inizieranno a rincorrere quel sogno che trenta anni fa nemmeno Diego riuscì a realizzare. Un sogno che oggi, con un amore così grande ad alimentarlo, quasi non sembra poi così impossibile.

LA CARICA DEI TIFOSI AZZURRI A MADRID (VIDEO)


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