Champions League Napoli, Aronica: «Real? Lottando tutto è possibile»

L'ex azzurro: «Per il ritorno non è ancora detta l'ultima parola»
Champions League Napoli, Aronica: «Real? Lottando tutto è possibile»© LaPresse/Ciro Sarpa
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NAPOLI - "Il presidente De Laurentiis è stato sempre riconoscente nei confronti di noi gregari, partendo dal basso, dalla C, ha sempre apprezzato il sacrificio di noi giocatori meno talentuosi, proprio perché non sempre il dispendio economico porta allo stesso risultato". Così l'ex Napoli Salvatore Aronica, ai microfoni di "Italia nel pallone" su Radio 2, ricorda la propria esperienza in azzurro, commentando anche l'attuale stagione dei partenopei: "Il nostro Napoli di Champions era forte, ma non come questo, la società è diventata più forte, ha preso dei top players, è aumentato il monte ingaggi e ha investito molto, l'organico è migliore anche dal punto di vista dell'esperienza. Con mazzarri c'eravamo io, Gargano, Grava, Maggio... nessuno di noi aveva disputato partite blasonate, eppure ci siamo arrivati".

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IL RITORNO - "Per il ritorno non è ancora detta l'ultima parola. Il Real è superiore in tutto, ma lottando nulla è precluso. Il Napoli dovrà fare la partita, perciò loro avranno più spazio, tra Ronaldo e Bale non è proprio una bella notizia. Lo spogliatoio è un luogo sacro, inaccessibile. Un personaggio come Maradona che entra in quello del Bernabeu e dice due parole ai ragazzi credo che non possa fare che bene. Sarri? credo fosse d'accordo, erano nello stesso hotel, si saranno parlati. Ma forse mazzarri non avrebbe accettato, per quello che lo conosco era molto attento a queste cose. Avere De Laurentiis come presidente? Lo si vede poco perché vive in un altra città , e arriva solo per le gare. Nel mio periodo lo si stentiva tuonare poco, ma sapevamo che quando aveva qualcosa da esprimere non lo mandava di certo a dire..."

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IL PALERMO - "Il calcio mi manca un po'. Sono ancora sotto contratto col Palermo, non mettetevi a ridere, è la verita! Nel 2013 Zamparini mi mise fuori rosa. E chissà, più che una mano forse  potrei dargli ancora un piede, nonostante i miei 40 anni. Ma ora sono abilitato per allenare, spero di tornare in campo ma stavolta a dirigere dalla panchina".


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