Champions League, Porto-Juventus 0-2: Pjaca e Dani Alves, la vittoria della panchina

Telles lascia i compagni in 10 già al 27’ per i falli su Cuadrado e Lichtsteiner. La squadra di Allegri sfiora ripetutamente il vantaggio che arriva grazie agli ingressi del croato e del brasiliano: uno-due al 72’ e al 74’. Bonucci guarda tutto dalla tribuna, i quarti sono a un passo
Champions League, Porto-Juventus 0-2: Pjaca e Dani Alves, la vittoria della panchina© REUTERS
Adriano Lo Monaco
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OPORTO - Per arginare l’organizzazione del Porto sono state necessarie pazienza e panchina. Pazienza perché il rosso di Telles al 27’ ha regalato alla Juve una superiorità che non è riuscita a sfruttare fino a venti minuti dal termine e panchina perché a sbloccare il tabellino e a decidere l’andata degli ottavi di Champions sono stati gli ingressi di Pjaca e Dani Alves. La freschezza del predestinato alla prima rete assoluta in bianconero e la saggezza del “vecchietto” con ben 3 Champions alzate nei vari cieli europei, quasi un riassunto di quella che è oggi la Juve: vivere il presente con lo sguardo al futuro. A Torino sarà tutto più facile, il ritorno è in programma il 14 marzo allo Stadium e lì ci sarà anche Bonucci che stasera ha guardato i compagni dall’alto accomodandosi in tutta tranquillità sul suo sgabello.

TELLES LASCIA IL PORTO IN 10 - Il primo e unico spauracchio del primo tempo Bonucci lo vive al 6’. Seduto in tribuna sul suo seggiolone accanto a Nedved, assiste al calcio di punizione di Brahimi che si spegne sul fondo. Poi è solo Juve. La percussione di Khedira è vanificata dall’intervento di Marcano su Higuain, il quale subito dopo guadagna gli applausi di Allegri e con lui tutta la squadra per la splendida azione corale. Dybala è sfortunato perché al 23’ calcia cadendo e il pallone si alza sopra la traversa. Il momento chiave della gara arriva al 25’ e dura più o meno 100 secondi: Telles si becca il primo giallo su Cuadrado e nell’azione successiva il secondo per il fallaccio su Lichtsteiner. Il Porto è costretto a giocare in 10, Nuno Espirito Santo si cautela con l’ingresso di Layun al posto di André Silva. Casillas in due tempi salva su Pjanic, Khedira anticipa tutti di testa ma sbaglia la torsione e Higuain al 39’ va vicino al vantaggio con l’ex portiere del Real che salva in seguito alla deviazione della difesa portoghese. L’occasione più clamorosa, sempre per la Juve, arriva al 46’ del primo tempo con Dybala. Il siluro rasoterra della Joya si ferma sul palo.

VINCE LA PANCHINA - L’argentino si ripete all’inizio della ripresa, stavolta però la mette dentro ed è fermato dal direttore di gara per la posizione di fuorigioco. Brividi per Buffon al 49’: il colpo di testa di Herrera (male Alex Sandro) non si allontana di molto dal palo. Il risultato non si sblocca neanche quando Khedira controlla e lascia partire dal limite la bordata che non inquadra di un soffio lo specchio della porta. La partita di Ruben Neves finisce, inizia quella di Corona e al 66’ Higuain fa di testa sua provando a sfondare il muro avversario con un interno destro che non ha l’effetto sperato. Allegri vuole cambiarla con il predestinato e ci riesce al 72’: Pjaca, da poco entrato al posto di Cuadrado, firma la sua prima rete in bianconero raccogliendo una palla vagante e calciando di prima intenzione. Ma c’è di più perché il tecnico indovina anche l’altro cambio. Dani Alves (fuori Lichtsteiner) raddoppia al 74’ accarezzando di petto il pallone e scaraventandolo di sinistro dove Casillas non può arrivare. Nel finale ci sarebbe anche l’opportunità del tris con Khedira, che conclude in scivolata e non arriva a destinazione. Per stasera basta così, il prossimo appuntamento è a Torino il 14 marzo.


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