La Juventus si gode l'eterno Buffon: «Pallone d'Oro? Non ci penso» 

Champions League, dopo aver chiuso la porta al Barcellona nei quarti il capitano si è ripetuto con il Monaco: «Quando smetterò voglio essere rimpianto»
La Juventus si gode l'eterno Buffon: «Pallone d'Oro? Non ci penso» © EPA
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MONTECARLO – Gli anni passano, Gigi Buffon resta sempre e dopo aver chiuso la porta in faccia a Messi, Suarez e Neymar nei quarti contro il Barcellona, si è ripetuto al ‘Louis II’ nel primo round della semifinale contro il Monaco.

«Io sempre decisivo? Sono qui per quello e devo sempre dimostrare di valere questo livello – ha detto il capitano dei campioni d’Italia e della Nazionale dopo la gara ai microfoni di Mediaset -. Quando smetterò di giocare voglio che la gente dica: ‘peccato’. Più difficile la parata in avvio su Iniesta o quella su Mbappé? Non ne ho idea perché non le ho riviste e per cui non posso giudicare con precisione, l’importante è farsi trovare pronti quando la squadra ne ha bisogno e finché riesco a fare questo sono soddisfatto e felice».
 Poi Buffon risponde così al suo ex compagno David Trezeguet, che da Montecarlo dice di aver visto una Juve fantastica ma gli chiede dove la squadra può migliorare: «Siamo venuti qui con la missione di uscire indenni e senza prendere gol, possibilmente vincendo. Ma anche dopo il Barcellona ci siamo detti che volevamo crescere e migliorare ancora e per alzare la Coppa bisogna fare ancora altri step. Il Pallone d’Oro? Non mi manca perché è una cosa a cui non penso, già spreco tante energie per mantenermi in condizione e riuscire ad aiutare i compagni: non c’è niente di più bello che giocare con loro». Un pensiero poi a Ilaria D’Amico, la ‘lady Buffon’ presente sugli spalti monegaschi: «E’ bello condividere la gioia, oltre che con i compagni, con i familiari. Un qualcosa che dà ancora più felicità».
Chiusura sulla maglia data a Mbappé: «Io la scambio sempre perché una volta quando ero giovane e un calciatore non me la diede ci rimasi male. Gli dissi che se un giorno mi fossi comportato io così me ne sarei vergognato. Chi era? Non lo posso dire».

 

 


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