Khedira punge il Real: «Alla Juventus ho imparato molto» 

L'ex madridista, out nella semifinale di andata in casa del Monaco, esalta Allegri e i compagni: «Siamo una combinazione di personalità, qualità e creatività»
Khedira punge il Real: «Alla Juventus ho imparato molto» © LaPresse
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TORINO – Per uno con il temperamento di Sami Khedira non sarà stato facile riuscire a rimanere calmo sugli spalti del ‘Louis II’, costretto a saltare l’andata delle semifinali di Champions dopo l’ammonizione rimediata da diffidato a Barcellona per mettere una pezza su un errore di Alex Sandro.

La sua mancanza non ha comunque compromesso la partita della Juventus, che al suo posto ha schierato Marchisio e ha poi vinto 2-0 facendo un grande passo verso la finale del 3 giugno a Cardiff dove molto probabilmente il centrocampista tedesco (di nuovo a disposizione nel ritorno con i monegaschi) sfiderà da grande ex il Real Madrid.
«Contro il Monaco - ha detto Khedira ai microfoni di Jtv - è arrivato il risultato perfetto grazie anche ai nostri grandi campioni , come Buffon, Higuain e Dani Alves: è importante in partite del genere avere giocatori così dalla tua parte. Nel secondo round allo Stadium dobbiamo comunque segnare: siamo nella stessa situazione degli ottavi di finale e sappiamo bene che pensare di essere qualificati sarebbe il peggior errore che potremmo fare. Siamo preparati e focalizzati, lo abbiamo dimostrato anche contro il Barcellona. Sarà una serata difficile, ma noi vogliamo passare il turno».

SALTO DI QUALITA' - E lui lo vuole forse più di tutti, magari per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

«L'ultimo periodo a Madrid non è stato semplice, mentre la prima stagione con la Juve è stata buona ma non come quest’anno. Quindi posso dire di essere migliorato molto, sia tatticamente in campo, che fuori, imparando una nuova mentalità e una nuova cultura – ha spiegato il 30enne tedesco -. La combinazione di personalità, qualità e creatività per me è positiva e così accade anche nel gruppo: siamo una squadra che unisce doti mentali a doti tattiche, siamo capaci di difendere ma anche di attaccare, troviamo le strade giuste, un'ottima combinazione. In più lavoriamo remando dalla stessa parte, le nostre emozioni sono le stesse, siamo molto uniti».

ONORE AL MISTER - Grandi meriti vanno a Massimiliano Allegri.

«E' un tecnico molto intelligente, anche lui è migliorato nel periodo in cui abbiamo lavorato insieme. Ha la capacità di farci restare sempre focalizzati sulla partita che sta per arrivare, anche dopo notti come ieri – ha proseguito Khedira -. Trova sempre le giuste soluzioni e le sostituzioni, sa leggere e sentire cosa sta accadendo nei momenti della partita e della squadra: è uno dei migliori allenatori in circolazione. Prima di cambiare modulo sentivamo che avevamo grandi giocatori ma la combinazione non era ancora perfetta. Poi siamo passati a questo sistema, con Mandzukic che lavora tantissimo e Higuain che ha più spazio. Siamo più sicuri e sappiamo, per esempio anche con la qualità degli esterni, che possiamo cambiare giocatori mantenendo sempre l'impostazione di gioco».

VOGLIA DI TRIPLETE - Tra le due semifinali di Champions League, c’è il derby di sabato con il Torino molto importante in chiave scudetto.

«Per me tutte le vittorie sono importanti, ma soprattutto...lo sono le prossime. I fans hanno un sogno, che è lo stesso nostro. Ma noi non siamo sognatori, e per arrivare in fondo a tutto dobbiamo lavorare duro. Il derby è una sorta di match-point, come lo era quello di Bergamo. Se vincessimo sabato, anche se la Roma deve giocare il giorno dopo, sarebbe quasi fatta e avremmo così centrato uno dei nostri obiettivi. Poi vogliamo alzare la Coppa Italia battendo la Lazio, una grande squadra che abbiamo sconfitto due volte e vogliamo superare la terza».

(In collaborazione con ItalPress)

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