© REUTERSMADRID (SPAGNA) - In questo calcio può succedere che uno come Zinedine Zidane, che ha vinto una Champions League, un Mondiale per Club, che è in testa alla Liga e che è a un passo da un'altra finale della massima competizione europea, possa essere messo in discussione. Il tecnico del Real Madrid, però, questo mondo lo conosce bene e le critiche che gli sono arrivate prima del 3-0 rifilato all'Atletico Madrid nella semifinale di Champions League, gli sono scivolate addosso. «Non mi interessano queste cose, mi importa solo dare e fare il meglio, so che capisco di calcio, so di essere in un posto dove il presidente mi ha voluto e ogni giorno lavoro con l'ambizione di migliorare sempre, poi la gente la può pensare come vuole, ma questo non mi cambierà - ha spiegato Zidane in conferenza stampa -. Mi interessa migliorare, per me la cosa più importante è stare in questo club che è la cosa più bella che mi è capitata nella mia vita professionale».
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LIGA E CHAMPIONS - L'accoppiata Liga-Champions metterebbe a tacere anche i più scettici. «Non mi preoccupa questo, ma non abbiamo ancora vinto nulla, possiamo vincere due titoli, uno ma anche nessuno, noi dobbiamo continuare a dare il massimo in ogni partita e fino all'ultimo secondo dell'ultimo impegno, poi non so come finirà, ma non sono preoccupato perché vedo che tutti i miei giocatori lavorano con umiltà e rispettano tutti gli avversari. Ora abbiamo il Granada, cercheremo di dare il meglio sapendo che in palio ci sono tre punti importantissimi». Detto che per lui il Pallone d'Oro deve andare a Cristiano Ronaldo («ne ha vinti tanti, ma è molto vicino a vincerne un altro»), Zidane si sofferma brevemente sul suo futuro.