SOSTA FORZATA - «Se domani giocheremo come fatto per 70 minuti contro l'Inter disputeremo una buona partita. Il calcio è anche fatto di dettagli e specialmente in partite come quelle di domani, dobbiamo farli venire dalla nostra parte» continua Di Francesco, alla vigilia del debutto nella fase a gironi della Champions League contro l'Atletico Madrid. «Il fatto che la Roma non abbia giocato in campionato può essere un'arma a doppio taglio, avendo giocato due settimane fa. Giocando daremo una risposta ben definita. Può essere un vantaggio nella preparazione, non aver abbiamo viaggiato, non siamo tornati tardi, abbiamo avuto più tempo per studiare e prepararci all'Atletico. Da un'altra parte puo' essere uno svantaggio perché siamo in ritardo in campionato, sebbene abbiamo una partita in meno, ma mentalmente può pesare. E' un vantaggio relativo, anche perche' anche Simeone contro il Valencia ha fatto riposare molti giocatori"»
STROOTMAN - «L'anno scorso la sconfitta con il Porto è stata pesante - ha aggiunto Kevin Strootman, insieme al tecnico a rispondere alle domande dei giornalisti - quest'anno ci siamo, fare la Champions è una delle cose più belle per un giocatore: dobbiamo dimostrare di essere all'altezza delle squadre che la giocano, dobbiamo essere forti. A inizio stagione ho rinnovato per cinque anni, mai avuto l'idea di lasciare la Roma».
Strootman chiede un salto di qualità alla sua squadra. «Tutti dicono che abbiamo un centrocampo forte, ma noi dobbiamo dimostrarlo in ogni partita. De Rossi ne ha giocate tante in Champions, in Europa League, al Mondiale: l'esperienza non gli manca. Io e Radja, invece, ne abbiamo un po' di meno - ammette l'olandese -. Non conta solo il centrocampo, che è importante per la squadra, ma contano tutti. Abbiamo i nomi, ma più importante è fare bene in ogni partita. È molto importante per noi disputare questa competizione e abbiamo lottato tanto per arrivare secondi lo scorso anno per tornare a giocarla».