Champions League, Roma-Atletico Madrid: Nainggolan sfida la storia

Non ha mai fatto gol in Champions League e quella di oggi può essere l’occasione giusta. Da trequartista è tornato mezz’ala: pronto a sfondare la porta spagnola
Champions League, Roma-Atletico Madrid: Nainggolan sfida la storia© Bartoletti
Roberto Maida
3 min

ROMA - Ci pensa. Non è un’ossessione ma osservazione. Radja Nainggolan ha un numero zero nella sua carriera: quello dei gol in Champions League. Ha vissuto quasi per intero il ciclo recente della Roma nel campionato dei nobili - 15 partite su 16, playoff inclusi - senza però mai segnare. Ed è un dato abbastanza singolare per un centrocampista a cui di solito non tremano le gambe nei grandi eventi: con la nazionale belga, per dire, ha fatto 6 gol in 26 partite, 2 dei quali all’ultimo Europeo in Francia.

DIFFICOLTA’ - Certo, per rompere questo singolare sortilegio non gli è capitato l’avversario migliore: l’Atletico Madrid del Cholo Simeone ha incassato soltanto 32 reti in 48 partite di Champions, alla media dunque di 0,67 per volta. Il coefficiente di difficoltà insomma è altissimo ma Nainggolan è un calciatore abituato a rincorrere i sogni: aveva faticato per convincere il precedente ct del Belgio, Marc Wilmots, a affidargli un ruolo centrale nella squadra. E adesso è stato escluso dal successore Roberto Martinez che non ama, diciamo così, la sua esuberanza.

CAMBIO - Eppure per lui e per la Roma può persino essere un’occasione: avendo riposato nelle due settimane di sosta, ha potuto perfezionare il rodaggio tutti i novanta minuti. Questa partita non dobbiamo perderla. Attraverso il collettivo arriveremo ai risultati, conosco questo metodo ma serve anche un po’ di malizia. In Champions League ci sono arrivato e voglio rimanerci». Sa che non basta giocare bene, non commettere errori. Stasera ci vuole qualcosa in più: «Sarà una battaglia, una partita di quelle vere, molto delicata, può essere determinante per la qualificazione, non decisiva, però. E visto che la Roma ne ha vinte pochine in Champions cercheremo di fare risultato. Bisogna partire col piede giusto. Vorrei vedere una squadra determinata, con la voglia di un fisico che ha bisogno sempre di qualche settimana per raggiungere il massimo livello di performance. Tanto più che con l’arrivo di Eusebio Di Francesco è cambiata anche la sua posizione in campo: da trequartista Nainggolan è tornato a fare la mezzala, con tutto ciò che una maggiore disciplina tattica comporta. «Mi aspetto tanto da lui - ha ripetuto l’allenatore - Radja deve fare il centrocampista, quindi interpretare le due fasi al meglio, abituandosi a correre anche all’indietro».

Leggi l'articolo completo sull'edizione digitale del Corriere dello Sport-Stadio

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Champions, i migliori video