De Rossi e Florenzi, orgoglio Roma: «È la vittoria di tutti»

I due romani della squadra al settimo cielo dopo il 3-0 rifilato al Chelsea e la vetta nel gruppo C della Champions League: «Serata magica, ora prendiamoci la qualificazione»
De Rossi e Florenzi, orgoglio Roma: «È la vittoria di tutti»© LaPresse

ROMA - Se tutti nella Roma sono al settimo cielo per il 3-0 rifilato al Chelsea all'Olimpico e la vetta nel Gruppo C di Champions League, lagioia di Daniele De Rossi è amplificata dalla fascia da capitano ereditata da Francesco Totti e dalla sua lunga militanza in giallorosso: «Negli spogliatoi prima della partita dicevo agli altri che qui a Roma non abbiamo vissuto grandi partite in Europa, anzi spesso abbiamo preso delle batoste - ha detto il centrocampista azzurro ai microfini di 'Premium Champions' -. Mi ricordo la vittoria contro il Chelsea di dieci anni fa e una vittoria così rimane nella testa ma noi non giochiamo per farci le foto da mettere nel comodino. Sembrava impossibile all’inizio ma ora siamo in una posizione importante nel girone. Però non è finita, abbiamo ancora due match importanti».

 De Rossi fa poi i complimenti a tutti, compagni e tecnico: «Mi piace il modo in cui stiamo giocando, il mister ha cambiato il odo di aggredire l’avversario, siamo sempre aggressivi anche contro squadre contro cui in altre stagioni avremmo aspettato: questo è il passo importante che abbiamo fatto. Anche nelle sconfitte ci ha fatto capire quale sia la giusta strada. Il messaggio che ci ha dato è chiaro ma è presto per fare proclami che qui a Roma verranno sicuramente fatti, così come ci avevano dato degli scemi dopo il pari contro l’Atletico Madrid. Il calcio è più difficile di quello che viene chiacchierato nei bar, noi lo sappiamo e non dobbiamo perdere la trebisonda. Ora dobbiamo pensare al campionato che è la competizione dove possiamo sperare di più, la Champions forse è un pochino sopra le nostre possibilità però dopo serate del genere chissà. Io però ringrazio sempre di essere nato romanista, anche dopo il 7-1 contro il Manchester United».


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PAROLA A FLORENZI
Dopo De Rossi ha poi parlato uno degli altri romani della Roma, Alessandro Florenzi.

 «Abbiamo fatto molto bene questa sera in fase difensiva - ha detto il jolly giallorosso ai microfini di 'Premium Champions' -. Tutti e undici abbiamo aggredito l’avversario, ci siamo chiusi ed eravamo una squadra molto corta. Questo ci ha aiutato a vincere. Abbiamo raggiunto un risultato incredibile ma meritato. Il merito di questa vittoria? Il merito è della Roma, anche il giardiniere stasera ha vinto 3-0. Ognuno di noi deve dare tutto quello che può per la Roma, a prescindere dal lavoro che fa. Anche i ragazzi che sono qui nell’Ufficio Stampa mettono il loro tassello per fare una Roma migliore che è quello che vogliono i tifosi. Noi dobbiamo essere la Roma, sia quando si vice che quando si perde».


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ROMA - Se tutti nella Roma sono al settimo cielo per il 3-0 rifilato al Chelsea all'Olimpico e la vetta nel Gruppo C di Champions League, lagioia di Daniele De Rossi è amplificata dalla fascia da capitano ereditata da Francesco Totti e dalla sua lunga militanza in giallorosso: «Negli spogliatoi prima della partita dicevo agli altri che qui a Roma non abbiamo vissuto grandi partite in Europa, anzi spesso abbiamo preso delle batoste - ha detto il centrocampista azzurro ai microfini di 'Premium Champions' -. Mi ricordo la vittoria contro il Chelsea di dieci anni fa e una vittoria così rimane nella testa ma noi non giochiamo per farci le foto da mettere nel comodino. Sembrava impossibile all’inizio ma ora siamo in una posizione importante nel girone. Però non è finita, abbiamo ancora due match importanti».

 De Rossi fa poi i complimenti a tutti, compagni e tecnico: «Mi piace il modo in cui stiamo giocando, il mister ha cambiato il odo di aggredire l’avversario, siamo sempre aggressivi anche contro squadre contro cui in altre stagioni avremmo aspettato: questo è il passo importante che abbiamo fatto. Anche nelle sconfitte ci ha fatto capire quale sia la giusta strada. Il messaggio che ci ha dato è chiaro ma è presto per fare proclami che qui a Roma verranno sicuramente fatti, così come ci avevano dato degli scemi dopo il pari contro l’Atletico Madrid. Il calcio è più difficile di quello che viene chiacchierato nei bar, noi lo sappiamo e non dobbiamo perdere la trebisonda. Ora dobbiamo pensare al campionato che è la competizione dove possiamo sperare di più, la Champions forse è un pochino sopra le nostre possibilità però dopo serate del genere chissà. Io però ringrazio sempre di essere nato romanista, anche dopo il 7-1 contro il Manchester United».


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