Juventus, Buffon: «Mia ultima partita in Champions? No, sono ottimista per natura»

Il capitano bianconero alla vigilia del ritorno degli ottavi contro il Tottenham: «Qualificazione che sembra un po' in salita visto il risultato di Torino e la forza dell'avversario. Futuro? Credo che le mie idee combacino con quelle del Presidente». Su Astori: «Giocare è il modo migliore per ricordarlo»
Juventus, Buffon: «Mia ultima partita in Champions? No, sono ottimista per natura»© Getty Images
3 min

LONDRA (Inghilterra) - «È una sfida accattivante, perché si gioca in un teatro incredibile. Dobbiamo cercare di conquistare la qualificazione che, visto il risultato dell'andata e la forza dell'avversario, sembra in salita. A volte la discesa però “frega” di più...». Gigi Buffon presenta così il ritorno dell’appuntamento di Champions contro il Tottenham. E a chi gli chiede delucidazioni sul futuro risponde: «Ultima in Champions? Devo dire che il pensiero non mi ha sfiorato, anche perché sono ottimista per natura e mi auguro che, almeno per quest'anno, non sia l'ultima per la Juve.

Il Tottenham ha un assetto collaudato e giocherà un calcio propositivo, fisico e tecnico, che sicuramente ci metterà in difficoltà. A volte però concedono occasioni e risulterà una partita bella ed equilibrata. Vincerà la squadra più cinica. La nostra compattezza e la nostra fase difensiva è una delle migliori in assoluto - prosegue il capitano -. Però ci sono anche le qualità dell'avversario e il Tottenham ha in attacco le armi migliori».

MENTALITÀ JUVE - «È normale che la Juve sia circondata da pessimismo quando non vince, perché abbiamo abituato tutti bene, ma sappiamo di avere le carte in regola per fare la gara giusta domani. Quando la Juve “perde un po' di sangue” tira fuori il meglio. Riflessioni sul futuro? Ci dobbiamo solo vedere con il Presidente, ma credo che le nostre idee combacino».

IL RICORDO DI ASTORI - «Dopo la tragedia si deve ripartire perché lo impone la vita, altrimenti ti lasci consumare - dice Buffon sulla tragica scomparsa del capitano della Fiorentina -. Per noi che abbiamo avuto l'onore di conoscere Davide, credo che il modo migliore per ricordarlo sia proprio giocare, esaltando i valori dello sport».

CULTURA DEL LAVORO - «Dobbiamo giocare da squadra, ma all'interno della partita ci saranno anche i singoli individui che cercheranno gli stimoli per dare il meglio. Questo è il modo di approcciare il lavoro che ho sempre avuto. Le mie migliori prestazioni sono arrivate quando ho preparato la gara in un certo modo, rimanendo concentrato per tutta la partita, a prescindere da quanto stavo bene fisicamente. Preferisco stare meglio di testa...».

KANE E...BATIGOL! - «Il paragone tra Kane e Batistuta è pertinente per tecnica, atletismo e capacita di finalizzare. Harry sta vivendo da un anno e mezzo un periodo straordinario di forma fisica e psicologica ed è fra i due o tre attaccanti più forti al mondo».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Champions, i migliori video