Due grandi squadre, due enormi club, uniti da un fattore comune: la mentalita' vincente. "Quando arrivai alla Juve venivo dalla Francia, dove se pareggiavi o perdevi fuori casa non importava troppo. Alla Juventus questo non sarebbe mai potuto accadere: dovevi vincere ogni partita e lo stesso vale per il Real Madrid.Per quanto riguarda la mentalita' vincente, sono due squadre molto simili". Il Real, pero', la Champions l'ha vinta ben 12 volte, e' una squadra che nella massima competizione europea detta legge. "Ne siamo ben consapevoli, questa squadra ha avuto risultati straordinari in Champions League. Ora proviamo a mantenere la tradizione, cerchiamo di pensare che abbiamo la possibilita' di vincerla ancora e, ancor di piu', di difendere il titolo". L'ultima volta, a Cardiff, proprio contro la Juventus quando il Real si impose 4-1 dopo un primo tempo terminato 1-1 e con grande quilibrio, ma nella ripresa tutto e' cambiato. "E' stato tutto l'insieme a fare la differenza. Non solo il mio discorso, erano i giocatori che ci tenevano a difendere il titolo. Quando e' cominciata la ripresa, siamo scesi in campo piu' determinati.Abbiamo giocato di piu' nella meta' campo avversaria e le cose sono andate bene per noi. Il mio discorso e la determinazione dei giocatori insieme ci hanno permesso di arrivare al successo".