Champions League, Malagò: «Dalla Juve mi aspettavo qualcosa di diverso»

Il numero uno del Coni: «Bugiardo il risultato della Roma»
Champions League, Malagò: «Dalla Juve mi aspettavo qualcosa di diverso»© ANSA
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ROMA - L'Italia del calcio è uscita dall'andata dei quarti di finale di Champions League con un pesantissimo passivo di 7 reti subite e 1 sola realizzata in due partite: la Juve contro il Real e la Roma contro il Barcellona. Il presidente del Coni Giovanni Malagò analizza la due giorni europea in chiave italiana: «I risultati parlano da soli, non c'è bisogno di commentarli, sono sotto gli occhi di tutti», ha detto a margine del Convegno "Scherma e Scuola" tenutosi a Verona. «C'è tanta delusione. Dalla Juve ci si aspettava certamente qualcosa di diverso. Complimenti al Real Madrid, fantastico il gol di Cristiano Ronaldo, mi accodo ai tanti elogi giòà atti al campione portoghese». Sulla Roma, sconfitta 4-1 in casa del Barcellona, Malagò è stato lapidario: «Consentitemi di dire che il risultato è bugiardo».

LEGA SERIE A - Il numero uno dello sport italiano, anche nella sua veste di commissario della Lega, si è detto ottimista sul futuro della Confindustria del calcio. «Abbiamo completato tre aspetti non da poco: lo statuto, la nomina del presidente e il ricevimento della caparra che fa da garanzia dell'accordo sui diritti tv con Mediapro. Da qui al 7 maggio completeremo la governance, poi, se non ci saranno altri intoppi, è giusto che io mi faccia da parte e che la nave salpi col presidente e l'amministratore delegato».

OLIMPIADI - Malagò ha anche affrontato il tema relativo alle candidature italiane per ospitare le Olimpiadi del 2026. «Il lato positivo è che a due anni dal ritiro della candidatura di Roma 2024, con quello che all'estero è stato visto come uno schiaffo pazzesco al CIO, abbiamo dimostrato grandissimo interesse nei confronti dei Giochi.E di questo il CIO è contento. Il lato negativo è che dovrei già cominciare araccogliere consensi ma non so ancora su quale città indirizzare i membri che sento. Bisogneranno perdere dei mesi di tempo per condurre studi di fattibilità e preparare dossier. Di certo delle tre ne rimarrà solo una, a meno di collaborazioni eventuali tra i diversi territori».


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