Roma, Di Francesco: «Persi troppi duelli individuali»

Il tecnico giallorosso a fine gara: «I due gol nel finale danno un senso al ritorno»
Roma, Di Francesco: «Persi troppi duelli individuali»© AP
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LIVERPOOL - I due gol nel finale tengono in vita la Roma che ora per sognare la finale avrà bisogno di un altro miracolo. Per battere il Liverpool serviranno tre gol. Di Francesco a fine match: «Non paragoniamo sempre le partite con quella col Barcellona che era un’altra sfida. Siamo partiti molto bene, poi è ovvio che perdendo i duelli individuali abbiamo perso un po’ la testa e la capacità di restare in gara. Abbiamo preparato alcune cose che poi si sono rivelate il contrario e siamo andati in difficoltà. L’equilibrio l’abbiamo avuto, se no avremmo sofferto anche i primi 20 minuti. Però se sbagli tanto, se perdi i duelli individuali, se sbagli molte scelte anche nei passaggi semplici poi tutto il resto non conta. Poi è normale che mettendo dei giocatori più lucidi abbiamo reagito e ben vengano i due gol finali che danno un senso al ritorno: dobbiamo crederci e avere lo stesso atteggiamento avuto nel finale di questa sera. Avevamo preparato la gara in un modo, ci sta perdere i duelli contro questo Liverpool che in alcuni casi ha dimostrato di essere più bravo di noi: abbiamo avuto poca fisicità».

IMPRESA - Al ritorno ci vorrà una prova maiuscola: «Quante possibilità ci sono di rimontare lo svantaggio? Bisogna crederci, nel calcio nulla è impossibile e l’abbiamo già dimostrato in passato, anche se non sarà facile. Ma lo spirito e il desiderio di poterla ribaltare c’è altrimenti non dovremmo neanche giocare queste sfide. Non mi piace fare processi, non abbiamo avuto un buon impatto ma dobbiamo crederci fino alla fine. In Champions si possono anche prendere delle sberle del genere, ci siamo troppo disuniti e non siamo stati in partita per troppo tempo. Mi auguro di vedere la squadra con un’altra determinazione al ritorno. Perdere i duelli individuali vuol dire perdere la partita. Il livello è moto alto, ci siamo giocati una semifinale di Champions. Non voglio parlare solo della difesa, tutti hanno perso dei duelli e sbagliato molto: abbiamo trasformato delle letture di gara facili, in letture difficili».

SALA STAMPA - In sala stampa Di Francesco prova a ricaricare l'ambiente: «Deve esserci la speranza, altrimenti non facciamo questo lavoro. Deve esserci il fatto di crederci ancora e non parliamo di miracoli. Tutto questo nasce dal lavoro, come abbiamo fatto col Barcellona ci dobbiamo credere col Liverpool, che ha caratteristiche differenti, ma noi ci dobbiamo credere perché l’abbiamo dimostrato davanti al nostro pubblico che sarà sicuramente numeroso e ci dovrà appoggiare dall’inizio alla fine. Nella storia della roma è la prima volta che arriva nella semifinale di Champions, è arrivata nell’80 e passa. Tante abitudini a queste partite non ci sono, però questo è un momento di crescita. Poi ribadisco per l’ennesima volta che non è finita e l’abbiamo già dimostrato in passato. Chi non ci crede può restare a casa. In generale ci dobbiamo credere perché è giusto crederci. Siamo tutti rammaricati, io sono il primo colpevole di questa sconfitta in semifinale però di Champions e questo lo vorrei ricordare».


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