Liverpool-Roma, grave il tifoso dei Reds aggredito: nove persone fermate

Due sono state arrestate con l'accusa di tentato omicidio
Liverpool-Roma, grave il tifoso dei Reds aggredito: nove persone fermate
Patrizio Cacciari
7 min

LIVERPOOL - Si chiama Sean Cox, ha 53 anni ed è irlandese. Ieri sera era ad Anfield per assistere alla partita di Champions League tra Liverpool, squadra di cui è simpatizzante, e Roma. Sean, che attualmente è ricoverato per un grave trauma cranico all'ospedale di Walton Neurological Center di Liverpool, è stato aggredito e duramente colpito con pugni e cinghie da un gruppo di ultras della Roma, sbucati da Venmore Street, una via laterale, intorno alle ore 19.35 (ore locali). Probabilmente è caduto e ha battuto la testa. Le sue condizioni sono gravi, potrebbe riportare gravi danni al cervello. La moglie ha raggiunto Sean in ospedale mentre i figli sono rimasti presso Dunboyne, cittadina nella contea di Meath, fuori Dublino.  

Sean Cox è un dirigente di una locale squadra di calcio gaelico, una persona molto conosciuta nella sua comunità. Così il club  GAA di St Peter si è espresso in una nota: «Il club è a conoscenza di un incidente che ha coinvolto il nostro collega  Sean Cox, nella partita di Champions League ad Anfield la scorsa notte [...] ci auguriamo che Sean riceva tutte le cure mediche che richiede e che si riprenda in modo completo e veloce».

LA DINAMICA - L'aggressione è stata violenta e improvvisa, come raccontano diversi testimoni. Un gruppetto di 20/30 romanisti, incappucciati e armati di cinghie, si è trovato a passare davanti il pub Albert, luogo di ritrovo dei tifosi di casa, limitrofo alla tribuna adiacente alla Kop, la storica curva dei Reds. Nella rissa è rimasto coinvolto Sean Cox, rimasto a terra e soccorso da un amico, mentre gli scontri proseguivano per un altro minuto. 

SOLIDARIETA' - Il capitano del Liverpool Jordan Henderson, una volta venuto a conoscenza del grave fatto, ha scritto un messaggio toccante per Sean su Instagram: «È venuto per assistere a una partita di calcio e sostenere la nostra squadra. L'unico risultato che conta per noi ora è che si riprenda e possa tornare a casa per stare con la sua famiglia e i suoi cari. Non camminerai mai solo».

FERMATI - La polizia del Merseyside ha comunicato di aver fermato nove persone (cinque italiani e quattro inglesi) tra cui i due romani, di 20 e 29 anni, arrestati con il sospetto di tentato omicidio. I due italiani, secondo quanto si è appreso, sono stati identificati dagli agenti della Digos della Questura di Roma inviati in Gran Bretagna per collaborare al dispositivo di sicurezza messo in atto dalla polizia inglese. Gli agenti hanno rivolto un appello a chiunque abbia assistito agli incidenti e girato dei video utili alla ricostruzione dei fatti.

La nota ufficiale della Uefa sugli incidenti

QUESTURA: «MASSIMA ATTENZIONE» - In attesa degli sviluppi investigativi c'è da pensare alla partita di ritorno, in programma il 2 maggio allo stadio Olimpico. I tifosi del Liverpool arriveranno in discreto numero vista l'importanza del match che potrebbe proiettare i Reds in finale. Massima attenzione dunque, alla luce degli scontri di ieri sera ad Anfield, e visti anche i precedenti a Roma con i tifosi inglesi. Il piano sicurezza, secondo quanto si apprende, verrà messo a punto nei prossimi giorni durante un tavolo tecnico in Questura. Bonifiche nell'area dello stadio scatteranno già diverse ore prima della gara. Sotto la lente non solo l'Olimpico ma anche il centro storico della capitale dove i tifosi potrebbero riversarsi prima e dopo la gara, già dalla sera precedente considerando il ponte festivo. Zone considerate a rischio: Campo de Fiori e quelle intorno al Colosseo e alla Stazione Termini, dove diversi tifosi inglesi potrebbero alloggiare.

La Roma condanna gli incidenti


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