Roma, Di Francesco: «Grande vittoria al derby, ma ora serve equilibrio»

Il tecnico giallorosso alla vigilia della sfida di Champions League contro il Viktoria Plzen: «Dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo»
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ROMA - Di Francesco vuole evitare il pericolo di passare dallo sconforto all'eccessivo entusiasmo dopo la vittoria nel derby. Il tecnico della Roma vuole tenere alta la concentrazione alla vigilia della sfida contro il Viktoria Plzen in Champions League: "Ai miei calciatori ho ribadito solo un concetto - ha detto il tecnico della Roma in conferenza stampa -. Ho parlato solo di equilibrio, nel saper lavorare e dare continuità a quello che stiamo facendo, anche se abbiamo vinto una partita fondamentale. Credo sia la base più importante dalla quale stiamo ripartendo".

MODULI - Questione tattica: come giocherà la Roma con il Viktoria Plzen: "Io ho lavorato sempre e tanto sul 4-3-3 come sto lavorando ora sul 4-2-3-1 così poi potremo alternare i due sistemi di gioco. Anche nel derby con l'ingresso di Cristante mi sono messo con il 4-3-3. Spesso dipende anche dagli avversari".

KOLAROV - Kolarov ha giocato il derby e segnato nel momento decisivo con una frattura al dito: "È in dubbio, toccherà a me decidere se giocherà o meno. Però devo fargli i complimenti, è un grande".

DZEKO - Kluivert? "Potrebbe giocare anche dal 1'". Dzeko? "Deve ritorvare solo il gol, vive per quello è un attaccante, ma nel derby a me è piaciuto. È stato determinante sul primo gol e in altre situazioni e io me lo tengo stretto. E' uno di quei giocatori che vanno anche coccolati. È troppo importante per noi".

VIKTORIA PLZEN - "Domani affronteremo una squadra fisica e dovremo metterci alla loro pari per poi far valere la nostra qualità tecnica". Lo ha detto il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, alla vigilia della sfida casalinga di domani contro il Viktoria Plzen, valida per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. "L'allenamento è alla base della prestazione - spiega il mister giallorosso in conferenza stampa - l'esempio è Santon. Come ha fatto a giocare due partite ravvicinate ad alto livello? Con l'allenamento e l'atteggiamento professionale. Se tutti dicevate che la preparazione non andava bene, mi dite come e' cambiato tutto in sei giorni? Ci vuole la componente fisica e mentale, senza queste non si va da nessuna parte".


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