Inter, quel colpo Messi sognato e svanito

Vi raccontiamo tutti i tentativi del club nerazzurro per portare la Pulce a Milano
Inter, quel colpo Messi sognato e svanito© AFPS
Andrea Ramazzotti
3 min

MILANO - C'è stato un tempo in cui quel cognome di 5 lettere allietava i sogni dei tifosi dell’Inter. Lionel Messi e il club nerazzurro parevano destinati a un clamoroso matrimonio perché Moratti e Tronchetti Provera stravedevano per lui, perché il connazionale Zanetti lo tentava e perché la società di corso Vittorio Emanuele non era troppo distante (per numero di campioni in rosa) rispetto al Barcellona. La Pulce è il giocatore che in assoluto ha più infiammato il popolo interista. Dopo l’arrivo del Fenomeno Ronaldo, non c’è stato nessun altro tanto voluto e desiderato. Ormai è destinato a rimanere solo un sogno, perché ha un contratto fino al 2021 con il Barça da quasi 50 milioni d'ingaggio a stagione e perché è pronto a firmare un nuovo vincolo fino al 2023, ma anche solo vederlo in panchina stasera farà correre agli interisti un brivido lungo la schiena. Sarà una specie di sliding door, una finestra su quello che poteva essere e non è stato perché Leo in questi anni è venuto a San Siro per sfidare l'Inter e il Milan, ma mai per giocare con la maglia nerazzurra. E pensare che…

DUE TENTATIVI - Massimo Moratti durante la sua presidenza lo ha provato a prendere due volte. La prima nel 2004, quando il diciassettenne Messi... non era ancora Messi. L’ex patron lo aveva visto all’opera in videocassetta, in una gara con la Seleccion Under 20, e se ne era innamorato. Leo non aveva ancora un regolare contratto da professionista nonostante avesse già giocato in prima squadra e poteva essere un affare a zero euro (o quasi). Moratti, che aveva parlato al telefono sia con il ragazzo sia con il padre, gli presentò un’offerta economicamenVi raccontiamo tutti i tentativi dell’Inter per portare la Pulce a Milano te superiore a quella del Barcellona, ma Leo e il papà decisero di restare in Catalogna anche per una forma di riconoscenza dopo le cure che il club aveva garantito per fargli superare il nanismo. Due anni più tardi, nel 2006, il secondo assalto, stavolta con un’offerta per il Barça che il presidente Laporta ha rivelato a distanza di tempo: Moratti era disposto a mettere sul tavolo i 150 milioni necessari della clausola rescissoria dell’argentino. Alla fine però Messi decise di restare a Barcellona e l’offensiva nerazzurra sfumò.


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