Ancelotti: «Bravo Napoli, ma c'è da soffrire ancora»

Dopo l'1-1 col Psg il tecnico si gode il primo posto nel girone ma invita i suoi a non cullarsi sugli allori: «Abbiamo sorpreso tutti, però non siamo ancora agli ottavi»
Ancelotti: «Bravo Napoli, ma c'è da soffrire ancora»© ANSA
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NAPOLI - Entusiasmo, gioia, soddisfazione e una consapevolezza sempre più solida della propria forza. È un mix di sensazioni quello che si respira in casa Napoli dopo l'1-1 del San Paolo contro il Psg che ha portato gli azzurri di Carlo Ancelotti in vetta al Gruppo C della Champions League e a un passo dalla qualificazione agli ottavi.

CARLETTO GONGOLA - «Quante chances per il passaggio del turno? Vedremo, di certo mai avremmo pensato di essere primi dopo quattro partite - ha detto il tecnico dei partenopei ai microfoni di Sky Sport dopo il match con i parigini -. I due pareggi col Psg sono risultati decisamente positivi, perché ora abbiamo un piccolo vantaggio in classifica su di loro ed è molto importante, anche in ottica degli scontri diretti (il Napoli è avanti per il numero di gol segnati in trasferta nelle due sfide, ndr). Difficile avere un girone più equilibrato di così, dove tra l'altro non ci aspettavamo neanche la vittoria della Stella Rossa sul Liverpool, del tutto inaspettato per la brusca sconfitta dei serbi a Parigi. Di certo ci sarà ancora da soffrire». Ancelotti analizza poi il match pareggiato in rimonta al San Paolo: «Nel primo tempo abbiamo avuto un atteggiamento un po' troppo prudente e abbiamo lasciato spazio ai loro due centrali. Nel secondo, anche perché dovevamo recuperare lo svantaggio, abbiamo messo pressione sulla loro difesa e le cose sono andate meglio. Abbiamo fatto 20 minuti di altissimo livello e nel finale di gara abbiamo cercato di controllare».

DOPPIA TATTICA - A chi gli chiede il perché della tattica inizialmente attendista, il tecnico dà spiegazioni: «La maggior parte delle partite le abbiamo fatte pressando molto avanti e qui significava portare avanti uno dei due esterni, o Fabian Ruiz o Callejon, aprire molto l'esterno basso, o Maksimovic o Mario Rui, e far questo significava lasciar spazi dove non volevamo. La cosa più importante era evitare i rifornimenti di Neymar e Di Maria per Mbappé: questo è stato il freno che ci ha condizionato nella prima parte». Una battuta poi su due avversari speciali: «Buffon all'esordio stagionale in Champions? Sono contento di averlo rivisto. Si è fatto trovare in grande forma ed è in grande condizione, come sempre. Il gol subito da Bernat? È proprio vero che i miei ex giocatori mi castigano sempre quando li affronto: oggi ha segnato lui, che non ha mai fatto un gol in vita sua».

CALLEJON CI CREDE - Al settimo cielo anche José Maria Callejon, che si è conquistato il rigore del pareggio poi trasformato da Lorenzo Insigne: «Oggi bisognava non perdere, e così abbiamo fatto - ha detto l'attaccante spagnolo sempre ai microfoni di Sky Sport -. Ora è tutto aperto nel girone, bisogna dare il massimo con la Stella Rossa per i tre punti e poi aspetteremo. Passaggio del turno? Come ha detto anche mister Ancelotti prima del girone ci davano per morti e invece siamo vivi e abbiamo il dovere di crederci fino all'ultimo secondo».

 


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