ROMA - Diego Pablo Simeone "graziato" dall'Uefa. Il suo gesto osceno, che ha fatto il giro del web e delle tv di Vecchio e Nuovo continente, non costerà all'ex centrocampista di Inter e Lazio una squalifica in vista del ritorno degli ottavi di finale di Champions League con la Juventus, in programma martedì prossimo all'Allianz Stadium. Il "Cholo" se l'è cavata con una multa da 20 mila euro e sarà regolarmente al suo posto sulla panchina dell'Atletico Madrid. Il gesto non è rientrato né nel referto arbitrale, né sotto l'esaminazione del delegato Uefa, ma è stato notato soltanto da un ispettore del corpo europeo incaricato di visionare fatti extra-calcistici. Ha vinto, in sostanza, la linea del diretto interessato, e cioè che la poco elegante "strizzata dei genitali" non fosse rivolta verso la Juventus, intesa sia come società, che come tifoseria, quanto piuttosto un'estrema dimostrazione di carattere, tipica sia del sanguigno allenatore che della propria squadra, dettata dall'impeto e dall'adrenalina del momento.