Juve-Atletico, la moviola: una notte super per l'arbitro Kuipers, Var e tecnologia

Ecco tutti gli episodi della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra bianconeri e spagnoli
Juve-Atletico, la moviola: una notte super per l'arbitro Kuipers, Var e tecnologia© Juventus FC via Getty Images

Quando arbitro, var e tecnologia esaltano e si esaltnao in una notte indimenticabile. Subito in azione una delle più navigate coppie internazionali in Era di video arbitraggio, quella formata dagli olandesi Kuipers, in campo, e Makkelie, Var. E la decisione è di quelle che pesano, dato che la Juventus segna dopo 4’, inutilmente. Su sviluppi di un calcio d’angolo di Pjanic, si accende un mischione, con una serie di rimpalli e palla libera nell’area piccola su cui arrivano in contemporanea Oblak con le mani e Ronaldo in spaccata. Il contatto e la perdita della sfera da parte del portiere porta al tap in di Chiellini.

Ma Kuipers annulla, per fallo di CR7. Decisione (corretta) confermata dopo un paio di minuti anche da Makkelie. A metà primo tempo il minuto che porta all’1-0 (27’) è preceduto da uno strano salto a due, Godin-Rodrigo, in area, con il capitano che schiaccia il compagno e gli manda il pallone sulla mano. Giusto lasciar correre; oltretutto la Juve costruisce subito la manovra avvolgente che Bernardeschi trasforma in un assist per lo stacco feroce di Ronaldo, debordante su Juanfran entro il regolamento. Vede bene Kuipers (31’), quando Rodrigo abbatte lo scatenato Bernardeschi in percussione e lo abbatte al limite dell’area. Punizione che batte lo stesso juventino, sfiorando il 2-0.


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OCCHIO DI FALCO - Che arriva, magicamente, al 4’ della ripresa. Minuto dell’aggancio. Cancelo da destra lavora un pallone che centra in mezzo, dove Cristiano, circondato dalla difesa madridista, salta più alto di tutto e di testa mette dentro. Oblak smanaccia il pallone, che a occhio nudo non sembra vincente. Ma Kuipers si ferma e indica il centro: la sfera è tutta entrata, come gli ha segnalato il rilevamento tecnologico.

Vede bene, l’arbitro (13’), fischiando un fallo di mano a Correa, lanciatosi così in contropiede (comunque fermato da Cancelo). Il primo giallo (severo ma non fiscale) lo rimedia Bernardeschi (19’), che protegge palla con mano sul viso di Arias. Mani usate a sproposito (24’) da Morata che spinge a terra Chiellini, cavandosela con un richiamo verbale. Al 33’ primo giallo Atletico senza dubbi per un’entrata dura di Juanfran su CR7. Kuipers grazia Pjanic (29’st) che stende da dietro Griezmann in ripartenza centrale.


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L’arbitro non ha dubbi (40’) poi sull’episodio-qualificazione. Bernardeschi nella notte della consacrazione punta Correa partendo dalla trequarti, lo supera e lo costringe al fallo da dietro una volta entrato in area: rigore che Kuipers assegna dopo un attimo. Unica “incertezza” di una serata perfetta.


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Quando arbitro, var e tecnologia esaltano e si esaltnao in una notte indimenticabile. Subito in azione una delle più navigate coppie internazionali in Era di video arbitraggio, quella formata dagli olandesi Kuipers, in campo, e Makkelie, Var. E la decisione è di quelle che pesano, dato che la Juventus segna dopo 4’, inutilmente. Su sviluppi di un calcio d’angolo di Pjanic, si accende un mischione, con una serie di rimpalli e palla libera nell’area piccola su cui arrivano in contemporanea Oblak con le mani e Ronaldo in spaccata. Il contatto e la perdita della sfera da parte del portiere porta al tap in di Chiellini.

Ma Kuipers annulla, per fallo di CR7. Decisione (corretta) confermata dopo un paio di minuti anche da Makkelie. A metà primo tempo il minuto che porta all’1-0 (27’) è preceduto da uno strano salto a due, Godin-Rodrigo, in area, con il capitano che schiaccia il compagno e gli manda il pallone sulla mano. Giusto lasciar correre; oltretutto la Juve costruisce subito la manovra avvolgente che Bernardeschi trasforma in un assist per lo stacco feroce di Ronaldo, debordante su Juanfran entro il regolamento. Vede bene Kuipers (31’), quando Rodrigo abbatte lo scatenato Bernardeschi in percussione e lo abbatte al limite dell’area. Punizione che batte lo stesso juventino, sfiorando il 2-0.


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