Pioli: «Derby rinviato? La Juve avrebbe fatto come noi» 

L'allenatore biancoceleste: «Se i bianconeri non avessero vinto lo scudetto si sarebbero comportati come la Lazio»
Coppa Italia: ecco il trofeo
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ROMA - «Se ci credevo a inizio stagione? Io ci speravo, ci speravo da subito, appena ho conosciuto i miei giocatori e capito il potenziale che avevano. Si vedeva, era evidente, c'è stata grande voglia e grande disponibilità a lavoro. Essere qui a giocarci la finale è un grande traguardo e vogliamo centrarlo». Così Stefano Pioli esordisce in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia. 

BIGLIA E GENTILETTI - «Il possibile recupero di Biglia è una bella novità - continua il tecnico - non so ancora se sarà in grado di essere disponibile per domani perché abbiamo ancora una rifinitura da fare e poi decideremo. Gentiletti ha recuperato bene, ad oggi le sue condizioni sono buone ma aspettiamo. Io la formazione l'ho già decisa, vediamo domani. Berisha è il portiere della Coppa Italia, Marchetti del campionato. Abbiamo due portieri forti e siamo in grado di giocarcela. Non vogliamo difendere solo alti, vogliamo aggredire l'avversario in maniera attiva. Non dobbiamo lasciarli giocare, perché se fanno la giocata puoi correre molti pericoli. L'assetto? Non è importante, non è un numero o una posizione che determina la prestazione. Difesa a cinque? Non credo».

LA PIÙ IMPORTANTE DELLA CARRIERA - «Dovremo giocare al top, al massimo sia dal punto di vista fisico che tattico. Siamo in grado di farlo, la squadra ha lavorato tanto in questi dieci mesi, noi puntiamo a mettere in campo la nostra migliore prestazione. Per un risultato straordinario serve uno sforzo al di sopra della media e ci siamo preparati per farlo. È la prima finale che raggiungo, è sicuramente la partita più importante della mia carriera - ammette l'allenatore - Me la sto godendo come questa conferenza stampa, vivendola con grande entusiasmo, soddisfazione e orgoglio e con la consapevolezza di guidare un grande gruppo. Una Lazio al di sopra delle aspettative, ecco come definisco questa squadra. Mancano tre partite determinanti per il nostro futuro, pensiamo solo a domani, a vincerla. Vincere la Coppa Italia è sempre qualcosa di storico. Mi piace ricordare da dove siamo partiti, da agosto, dal primo turno col Bassano, poi Torino, Milan, Napoli eliminate, questa è una grandissima opportunità e vogliamo provare a portarla a casa».

 «È la partita più importante della mia carriera»

TIFOSI? ABBIAMO UN POPOLO - «Complimenti ad Allegri per il suo lavoro, per aver riportato la Juve al vertice in Europa. Io ex juventino? Vincere sarebbe tantissima roba ma non per questo, ma per la Lazio. Abbiamo l'occasione di giocarla in casa e non abbiamo solo tifosi, abbiamo un popolo che ci spingerà. Felipe Anderson? Sono felice della sua crescita, ha grandi potenzialità ancora non espresse del tutto. ho giocato con Dunga, ho un ottimo ricordo di lui, farà le scelte che ritiene migliori»

LA STOCCATA FINALE - Pioli si riserva la stoccata velenosa all'ultimo a proposito delle polemiche sul posticipo del derby e della conseguente richiesta del Napoli di spostare la gara con i bianconeri, richiesta che ha irritato il club campione d'Italia: «Se la Juve non aveva vinto lo Scudetto, volevo vedere se giocava sabato...»


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