Salernitana, persa la Roma: ora due trasferte per riprendersi

Fuori dalla Coppa Italia, con la contestazione alle porte, Torrente ora deve dare una scossa
Salernitana, persa la Roma: ora due trasferte per riprendersi© LaPresse
Enzo Sica
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SALERNO - L'eliminazione nel quarto turno di Coppa Italia della Salernitana che a La Spezia ha perso la possibilità di incontrare la Roma all'Olimpico, ha indispettito e non poco la tifoseria granata. La squadra ha palesato dei limiti di gioco e di concentrazione che sono lo specchio fedele di una situazione difficile che si trascina da tempo nel campionato di serie B. Le scusanti dell'allenatore Torrente che proprio al termine della eliminazione al Picco ha dichiarato: «Giochiamo in emergenza da mesi ma oggi anche l'arbitro che ha convalidato i due gol ai padroni di casa viziati da falli clamorosi» non sono bastate a rincuorare e con vincere i tifosi salernitani che anche al termine della partita contro la squadra di Di Carlo hanno contestato, come è avvenuto contro la Pro Vercelli, squadra e tecnico. Insomma c'è molto fuoco che cova sotto la cenere che poteva tranquillamente essere spento se la squadra avesse centrato la qualificazione. Invece la cosa che più ha sconcertato è il lassismo della squadra che in novanta minuti di gioco contro la squadra ligure ha avuto una sola occasione da gol, svanita banalmente per lo sbaglio di Coda. E si era ancora sull'1 a 0 per i padroni di casa e c'era tempo per recuperare. Invece l'encefalogramma piatto evidenziato già nel corso del campionato di serie B con prestazioni non da Salernitana, è riemerso anche in terra ligure con una squadra incapace di esprimere gioco contro uno Spezia che non era certamente un undici trascendentale. Tutt'altro. Ma in certi casi valgono molto le motivazioni. Evidentemente la Salernitana ne aveva poco anche se questa 'fermata' nella competizione tricolore ha fatto perdere molto in termine di soldoni per le casse sociali. Ora però si deve cambiare registro. Torrente, blindata la panchina dalla società, è ancora seduto su una polveriera. E le prossime due gare ci diranno esattamente quale sarà il suo futuro. Già domenica a Vicenza la squadra ha il diritto di rialzarsi. Non sarà facile contro la squadra di Marino così come nel prossimo mercoledì quando nel turno infrasettimanale si giocherà al Picchi di Livorno. Insomma due trasferte per riprendersi. Altrimenti si rischia di naufragare nel mare già in tempesta visto che la squadra è in piena zona retrocessione e non può più permettersi passi falsi.

 


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