Coppa Italia, finale Juve-Lazio. Il Napoli vince ma non basta

Hamsik e Mertens riacciuffano i due gol di Higuain, Insigne firma il tris: nel finale assalto partenopeo ma passa la squadra di Allegri
Coppa Italia, finale Juve-Lazio. Il Napoli vince ma non basta
Vladimiro Cotugno
8 min

NAPOLI - Dall'inferno del San Paolo la Juve esce sconfitta ma con il lasciapassare per la finale di Coppa Italia, la terza consecutiva. A strappare il biglietto per l'Olimpico una doppietta di Gonzalo Higuain, che rimbalza i fischi dello stadio verso la tribuna di De Laurentiis, due gol due volte riacciuffati da Hamsik prima e Mertens poi, con il tris di Insigne a infiammare un finale che premia il Napoli nel risultato ma non nella qualificazione. 

TRA I FISCHI, HIGUAIN INDICA DE LAURENTIIS - Reina in porta, Milik al centro dell'attacco, Ghoulam e Chiriches in difesa, Zielinski e Diawara dal 1': sei cambi per Sarri rispetto alla partita di campionato, addirittura otto le modifiche all'11 titolare per Allegri che lancia dal primo minuto Neto, Dani Alves, Benatia, Alex Sandro, Rincon, Cuadrado, Dybala e Sturaro. Nel riscaldamento Higuain incendia l'attesa: resta fino all'ultimo in campo prima di rientrare negli spogliatoi e sotto il boato di fischi applaude la curva e indica la tribuna dove siede De Laurentiis

PRIME SCHERMAGLIE - Un intervento duro su Hamsik non sanzionato accende subito animi e partita. Il San Paolo è una bolgia, Koulibaly si immola sul tentativo in area di Benatia e Bonucci ferma da ultimo uomo la palla in verticale di Milik per Insigne lanciato a rete. Ancora Bonucci in scivolata su Insigne in area, dall'altra parte Higuain per un soffio non anticipa Reina su una palla all'indietro di Diawara di pura incoscienza. Un'invasione di campo strappa applausi e sorrisi mentre si alza il forcing Napoli con il passare dei minuti: la Juve si salva al 12', tacco di Milik per Insigne e palla dentro per Callejon che tocca ma trova Neto a respingere la conclusione ravvicinata. Replica Alex Sandro con un rasoterra che non impensierisce Reina. 

GIALLI, RISSA E IL PIPITA - Quattro gialli in pochi minuti: Rincon da una parte, Koulibaly dall'altra per falli, Cuadrado per simulazione e Callejon per proteste. Nel mezzo, la gif del tunnel di Alex Sandro a Callejon. Siamo nel mezzo del primo tempo e un altro tocco sciagurato di Chiriches mette Rincon davanti a Reina, il destro del venezuelano finisce in curva. E' l'antipasto del vantaggio della Juve, che arriva in tre passaggi al 32': lancio lungo di Bonucci per Sturaro che mette a terra e serve Higuain ai venti metri, girata fulminea del Pipita e palla non potente ma precisa che si infila tra Reina e palo. L'argentino si pianta, fermo a ricevere gli abbracci di tutti i compagni e poi, mentre torna verso il centro del campo, indica di nuovo la tribuna urlando «E' tua la colpa!». E' l'immagine con cui si chiude il primo tempo, con Ghoulam che regala un'altra gif con una rabona e Koulibaly che di testa manda alto a pochi secondi dall'intervallo. 

HAMSIK, -3 DA MARADONA -  Napoli che riparte arrembante: Milik scarica un sinistro violento verso Neto fuori di pochissimo, poi ci riprova di nuovo di testa trovando il portiere brasiliano sulla sua strada a smanacciare il pari che arriva all'8': un rimpallo in area bianconera diventa un assist per Hamsik che dal limite dell'area di destro non perdona e sale a 112 con il Napoli, a -3 dal record di Maradona. L'1-1 galvanizza gli azzurri: Diawara prosegue la giostra dei gesti tecnici con un sombrero con veronica a Khedira, Insigne prova due volte la conclusione senza precisione,

ANCORA HIGUAIN. DISASTRO NETO: 2-2 MERTENS - E' il momento migliore per il Napoli, ma la Juve è tanto silente quanto spietata: Alex Sandro salta di netto Zielinski volando sulla trequarti, palla a Dybala che vede Cuadrado inserirsi, il colombiano scarica al centro per Higuain che di prima infila la doppietta alle spalle di un impotente Reina. Partita chiusa? A riaprirla ci pensa Mertens, anzi Neto: il portiere brasiliano si lascia sfuggire un passaggio senza insidie regalando al belga, appena entrato, il 2-2 con il primo pallone toccato. E manca mezz'ora.

 

INSIGNE FA MALE. ASSALTO NAPOLI, BARRICATE JUVE - Allegri si sgola per tenere alta l'attenzione dei suoi, vede crepe nel sistema e in una di queste si infila Callejon, che offre ad Insigne il più comodo dei palloni per gelare Neto: 3-2 al 66' e tutto come al fischio d'inizio: due gol e il Napoli passa. Si fa male Rincon, dentro Pjanic, poi due sostituzioni agli antipodi: Sarri si gioca il tutto per tutto resuscitando Pavoletti per uno sfiancato Hamsik, Allegri alza le barricate con Barzagli per Dybala. Neto fa venire di nuovo i brividi ai tifosi bianconeri con un rinvio addosso proprio al nuovo entrato azzurro. 

PJANIC SALTA LA FINALE - Finale di pura tensione agonistica: gialli a Ghoulam e Pjanic, entrambi diffidati, mentre Barzagli blinda il reparto difensivo bianconero con una serie di interventi decisivi, Dentro Allan per un deludente Zielinski, poi Lemina per Sturaro a cinque dal termine. Pavoletti sfiora il poker prima del 90' con Benatia a deviare in maniera decisiva, poi nel recupero di sei minuti Neto butta fuori il pallone per far medicare Cuadrado con i crampi, i giocatori del Napoli non restituiscono il pallone. Sarri e Allegri si infuriano, i secondi passano scanditi dal nervosismo fino al fischio finale di Banti: il Napoli vince, la Juve passa. 

 

 

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