Coppa Italia, Atalanta-Juve 3-0: addio triplete, Zapata porta la Dea in semifinale

I bianconeri incassano due reti nello spazio di 125 secondi e abdicano dopo 4 successi consecutivi. Espulso per proteste Allegri
Coppa Italia, Atalanta-Juve 3-0: addio triplete, Zapata porta la Dea in semifinale© ANSA
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TORINO - Con due pugni, sferrati in rapida successione nello spazio di 125 secondi nel primo tempo, l’Atalanta mette k.o. i piani di triplete di Allegri e vola in semifinale regalandosi anche la soddisfazione del tris nel finale. La Juventus scende in campo senza la solita ferocia e viene travolta da una Dea affamata di emozioni sin dai primi istanti. Zapata conferma la sua stagione magica confezionando una doppietta che interrompe il monopolio quadriennale dei bianconeri in Coppa Italia. Sarà la squadra di Gasperini ad affrontare la Fiorentina nel doppio confronto (andata 27 febbraio e ritorno 24 aprile) che consacrerà la finalista a sorpresa di questa edizione.

ATALANTA AGGRESSIVA – La Dea azzanna subito il match e i primi a cercare di mettere a fuoco il bersaglio negli 8 minuti iniziali sono Gomez (conclusione alta), De Roon (rasoterra fuori di un paio di metri) e Djimsiti (colpo di testa sul fondo). L’Atalanta fa la partita e mette alle corde i campioni d’Italia: al 23’ scocca la prima vera occasione con il Papu che semina il panico dal limite e poi cerca l’angolino trovando un intervento puntuale di Szczesny. E’ il preludio al doppio cambio, uno per parte: fuori gli infortunati Ilicic (adduttori) e Chiellini (polpaccio destro), dentro Pasalic e Cancelo. Nella difesa bianconera scala al centro De Sciglio.

FLOP CANCELO - La Juventus è svagata, non riesce ad alimentare la manovra e nel giro di due minuti incassa un uno-due clamoroso: al 37’ il protagonista in negativo è Cancelo che si fa scippare il pallone e apre un’autostrada a Castagne. Il destro dal limite dell’esterno non è angolatissimo ma Szczesny non ci arriva. I bianconeri interrompono la striscia di gare senza reti al passivo in Coppa Italia: prima di quella del belga, l’ultima era quella di Insigne in Napoli-Juve 3-2 del 5 aprile 2017. 

DUVAN SHOW - Lo svantaggio manda nel panico i bianconeri che dopo pochi secondi vengono colpiti anche da Zapata che sul servizio di Gomez si gira in maniera fulminea (saltato De Sciglio) e buca il portiere polacco sul primo palo. Il 2-0 manda su tutte le furie Allegri che protesta in maniera veemente per un fallo a inizio azione su Dybala e viene espulso.

FORCING JUVE - A inizio ripresa la Juventus cerca di indossare un’altra maschera e si scaraventa nella metà campo avversaria. Al 50’ Bernardeschi arriva sul fondo e mette in mezzo dove Toloi anticipa Ronaldo. Sul ribaltamento di fronte Cancelo commette un altro errore grossolano e innesca Zapata. Il colombiano getta un fascio di luce su Pasalic che viene schermato al momento del tiro. Al 53’ altra chance per i campioni d’Italia: Rugani di testa sfiora l’incrocio dei pali.

ATALANTA-JUVE 3-0: CRONACA, TABELLINO E STATISTICHE

DENTRO DOUGLAS - Landucci, vice di Allegri, toglie Dybala e punta a dare la scossa con Douglas Costa. A metà ripresa ci prova Khedira da lontano ma Berisha respinge. Dopo aver firmato il primo e ultimo tiro in porta della Juventus nella gara il tedesco lascia spazio a Pjanic. Il forcing bianconero è scevro di lucidità e la forza della disperazione non basta per ipotizzare un ribaltamento del match. 

DUVAN CALA IL TRIS - Con lo scorrere dei secondi gli ospiti smettono di crederci e i titoli di coda li manda involontariamente De Sciglio: a 5’ dalla fine con un retropassaggio masochista il difensore spiana la strada alla doppietta di Zapata che tocca quota 20 reti in 29 partite stagionali. Il tris suggella una serata da raccontare ai nipotini per i giocatori dell’Atalanta che hanno annullato Ronaldo e hanno disarcionato un avversario che sembrava imbattibile, almeno in Italia.

JUVE SENZA DIFESA - L’impresa della Dea è clamorosa, non solo guardando allo strapotere bianconero in campionato (19 vittorie su 21 gare) ma anche pensando all’albo d’oro della competizione che dopo 4 anni vedrà comparire un altro nome. L’eliminazione non è l’unica pessima notizia per la Juventus che aggrava l’emergenza in difesa. Dopo l’infortunio di Bonucci si ferma anche Chiellini e anche alla luce delle difficoltà al centro di De Sciglio, la dirigenza potrebbe dare l’assalto a un altro centrale oltre a Caceres. Ma non è l'unico motivo di preoccupazione per Allegri che già a Roma contro la Lazio aveva visto una versione sbiadita della sua corazzata.


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