Atl. Morena, Serafini: «Arriviamo bene ai play out»

Il direttore generale: «La nostra società e in particolare i patron ritengono fondamentale la permanenza in categoria»
Atl. Morena, Serafini: «Arriviamo bene ai play out»
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ROMA – L’ultima giornata non ha cambiato nulla nella zona di coda del girone C di Promozione. L’Atletico Morena era aggrappato ad una speranza, ma nonostante il successo di grande carattere ottenuto sul campo del Sermoneta (3-2) sarà costretto ai play out. La sfida decisiva in cui il club dei patron Enzo e Mauro Fabrizi si giocherà un’intera stagione, è in programma già domenica sul campo amico di Morena (calcio di inizio alle ore 11). L’avversario di turno è quell’Agora che si è piazzato al terzultimo posto dopo un buon girone di ritorno e che qualche settimana fa si impose proprio al “Fabrizi” in una gara poi risultata decisiva per la disputa del play out stesso. «Ci troveremo di fronte una squadra insidiosa – dice il direttore generale Sandro Serafini – Un gruppo che ha delle buone qualità offensive, ma che concede anche qualcosa ai suoi avversari. Molto dipenderà da come arriveranno le due squadre all’appuntamento e io credo che l’Atletico Morena abbia dimostrato una buona condizione atletica e mentale sia nella gara con la Cavese, sia soprattutto domenica scorsa con il Sermoneta».

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RIMONTA - I capitolini si sono imposti per 3-2 sul campo del terza della classe che, tra l’altro, era stata addirittura in vantaggio di due reti. A un quarto d’ora dalla fine della partita, però, è iniziata la rimonta dell’Atletico Morena che con lo splendido gol dalla distanza di Lukaj, il colpo di testa di Ianni e il gol decisivo del giovane Asiani è riuscito a ribaltare il punteggio. «Dopo un primo tempo equilibrato e un’occasione ghiotta ad inizio ripresa capitata a Comparelli – racconta Serafini -, siamo andati sotto a causa di un calcio di rigore. Poi con Meconi abbiamo sfiorato il pari e poco dopo il Sermoneta ha raddoppiato. Ma la squadra non ha mai mollato ed è riuscita a rimontare, dimostrando grande carattere. Tra le note positive va sottolineato anche l’impiego per tutta la gara del centrocampista classe 1999 Martinelli, prodotto della Juniores». Per il direttore generale «la nostra società e in particolare i patron ritengono fondamentale la permanenza in categoria, uno snodo indispensabile per la prosecuzione del progetto».

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