Compagnia Portuale, Franceschi lascia. Il club: «Irriconoscenza»

La società commenta la separazione con il giocatore
Compagnia Portuale, Franceschi lascia. Il club: «Irriconoscenza»
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CIVITAVECCHIA - "Il rammarico prevale in questo addio". Si apre così un lungo comunicato della Compagnia Portuale Civitavecchia in merito alla separazione con Alessandro Franceschi. Un addio, precisa la società "non inaspettato". Ma è stato l'epilogo ad amareggiare. A detta della Compagnia Portuale, infatti, la vicenda ha avuto "un finale degno dei peggiori epiloghi che affligge il calcio moderno: i procuratori, il business e la non riconoscenza nei confronti di chi gli ha permesso di valorizzarsi".

IL COMUNICATO - Di seguito, il resto del comunicato del Civitavecchia: "Franceschi padre ha probabilmente dimenticato che il ragazzo, classe ’99, con la CPC2005 ha esordito in Eccellenza facendolo come parte attiva della squadra e non secondaria, e che gli ha permesso di collezionare varie presenze nell’ arco della stagione mettendosi in mostra. Società quella portuale grazie alla quale ha trovato il palcoscenico della ribalta regionale e nazionale, facendo parte della rappresentativa della Lega giocando il “Roma Caput Mundi” e il “Torneo delle regioni”.
Bravura la sua valorizzata dalla CPC2005 ma col giocatore e il genitore che lo hanno già dimenticato, col suo futuro che da tre mesi è stato affidato ad un procuratore. Mesi con provini a destra e manca per vendere il giocatore da parte del fantomatico personaggio, e col cartellino in mano preteso invece di un trasferimento diretto, e che sarà  business per lui e il giocatore a scapito e nella non riconoscenza verso chi lo ha realmente valorizzato.
Comportamento scorretto e irriguardevole nei confronti di una società che mantiene sempre la parola data, a differenza di giocatori e genitori che si fanno i propri affari senza conoscere le parole riconoscenza e rispetto.
Nonostante questo la società ringrazia il giocatore Franceschi per quanto fatto in questa stagione e per la professionalità dimostrata in campo, ma non ci sentiamo di farlo sia nei riguardi del giocatore che del padre per il comportamento scorretto nei confronti della società. La CPC2005 mantiene la parola data comportandosi da uomini, ma di fronte con il giocatore e il padre non si sono trovati gli stessi valori.
Si poteva chiedere il “Premio di Preparazione” alla società in cui andrà Franceschi, ma nella CPC2005 si respira l’aria dell’onestà, correttezza e trasparenza, cose sconosciute in alcuni casi da parte degli altri".


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