Campus Eur, Coppola: «Aria di cambiamento»

Il direttore tecnico: «Questo può essere un anno davvero importante»
Campus Eur, Coppola: «Aria di cambiamento»© LaPresse
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ROMA - Ci si avvia, ormai a rapidi passi, verso l'inizio dei giochi. Il dado è tratto e in casa Campus Eur non ci potrebbe essere maggior soddisfazione per quanto fatto. Il sentore che aleggia in via Lungotevere Dante è di novità, di entusiasmo. Ed è proprio il direttore tecnico Maurizio Coppola a fare un bilancio della costruzione estiva e degli obiettivi stagionali. “Sì, questo può essere un anno davvero importante. Anzitutto abbiamo deciso di espandere il nostro organigramma, affiancando a me e a mio fratello (Nicola) Stefano Marinelli, ex Fortitudo Calcio Roma, che lavorerà in qualità di direttore sportivo. Stiamo cercando di migliorare e, per farlo, è necessario incrementare la nostra presenza sui campi del Lazio. Unitamente ai progressi per quanto riguarda lo scouting, desideriamo potenziare anche la nostra scuola calcio, in modo da accompagnare e produrre sempre più talenti qui da noi.” Come accennato, si respira aria di cambiamento al Campus Eur: “Devo dire che questo è  stato il primo anno in cui siamo riusciti ad allestire le nostre squadre senza faticare. Questo può significare solo una cosa: il nostro nome sta iniziando a girare e a guadagnare punti. Parallelamente, sto cercando di riallacciare i rapporti con i club professionistici, in modo da fornire maggiori chance di osservazione ai nostri ragazzi. Ipotesi affiliazione? Ci stiamo ragionando. Se capitasse un'occasione con un club che voglia proporci un progetto serio, valuteremo. Stiamo decidendo come muoverci. I gruppi? Per quanto riguarda i 2004 sono felice che sono rimasti quasi tutti i ragazzi della scuola calcio: significa che c'è un attaccamento, al di là dell'aver perso la categoria d'Elite. I 2003 di Izzi sono quasi tutti nuovi invece: abbiamo allestito una squadra partendo quasi da zero. Per gli Allievi abbiamo preso Fabio Biagi: un ottimo allenatore nonché grande conoscitore della categoria. La formazione Juniores ha tanti giocatori nuovi, di qualità: non a caso siamo usciti a testa più che alta dal Memorial Testa. Restano i classe 2002: ritengo che con loro possiamo puntare in alto, la forza di questo organico per noi un motivo d'orgoglio”.

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LA MISSION - Tutto considerato, oltre al desiderio di riprendere l'Elite con i 2004, l'obiettivo è chiaro: “Ci piacerebbe quest'anno arrivare alle finali con almeno una delle nostre squadre. Noi siamo più che soddisfatti del lavoro svolto quest'estate: la parola passa ora al campo.”


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