Allarme terrorismo, salta Belgio-Spagna

La notizia è giunta nel cuore della notte. Alla base della decisione, l’esito negativo della retata antiterrorista, in atto nella capitale belga per tutta la giornata di ieri. Alto il rischio di un attentato suicida nel corso della partita.
Andrea De Pauli
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BRUXELLES (BELGIO) - Livello di allerta massimo. Belgio-Spagna non si gioca. “L’incontro internazionale amichevole che doveva disputarsi questo martedì è stato cancellato per motivi di sicurezza”. Lo scarno comunicato è stato diffuso via twitter dalla Federcalcio spagnola pochi minuti prima dell’una della notte, facendo seguito all’annuncio ufficiale dato da quella belga alle 00.43. La partita che si sarebbe dovuta giocare al Re Baldovino, il vecchio Heysel, è stata annullata a causa dell’innalzamento dell’allarme terroristico al livello 3 da parte del Ministero degli Interni belga, situazione che comporta la cancellazione di tutti gli spettacoli pubblici, a seguito delle indicazioni della locale Unità di Crisi.

PAURA - Rischio attentato troppo elevato. Non si gioca. La notizia è andata diffondendosi per tutta la giornata di ieri, fino alla conferma in nottata. A quanto pare, la causa principale è stato il risultato insoddisfacente della retata svolta dai Nuclei antiterrorismo nel quartiere mussulmano di Molenbeek, setacciato alla ricerca di Salah Abdeslam, fratello di uno degli attentatori suicidi di Parigi, e soprattutto di Abdelhamid Abaaoud, considerato l’ideatore degli attacchi di venerdì scorso. A un certo punto della giornata si era prodotto, addirittura, un’allerta bomba in una via della capitale belga distante appena una manciata di chilometri dall’hotel in cui soggiornava la Nazionale spagnola. A quanto pare, le locali forze dell’ordine sono convinte che il rischio che Abaaoud potesse macchinare un attacco suicida nel corso dell’amichevole fosse “credibile ed imminente”. Di qui la decisione di sospendere tutto e rispedire la comitiva iberica immediatamente a Madrid. Alvaro Morata e compagni sono stati avvisati nel cuore della notte, si sono preparati in fretta e furia e sono stati portati prontamente all’aeroporto.

LE REAZIONI -  «Una vita umana vale più di una partita di calcio». Così il ct del Belgio, Marc Wilmots, ha commentato l'annullamento «per motivi di sicurezza» dell'amichevole che la sua nazionale avrebbe dovuto giocare questa sera con la Spagna a Bruxelles. «Ho saputo ieri sera alle 11 e mezza che la partita non si sarebbe giocata», le parole di Wilmots riportate anche dai media spagnoli. Wilmots ha fatto sapere che i giocatori hanno lasciato la nazionale per raggiungere i club di appartenenza. «Si giocano tante partite, una in più o in meno non fa differenza», ha aggiunto il tecnico sottolineando che i suoi giocatori non hanno manifestato timori. «La squadra era pronta per giocare - le parole di Wilmots - È un peccato che ciò non sia stato possibile. Il calcio dovrebbe essere una festa», ha concluso. Ha parlato anche il ct della Spagna, Vicente del Bosque: «Siamo lo sport, dobbiamo giocare e far divertire. Gli Europei si devono disputare in Francia, speriamo che tutto torni alla normalità. Ci eravamo allenati normalmente - le parole di del Bosque prima del ritorno a Madrid - Non abbiamo avuto nessuna paura, ma le Autorità belghe hanno deciso così perché non potevano garantire la sicurezza». 

@andydepauli

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