TOP 100 EURO 2016: Ibracadabra, solo con lui il Milan può tornare grande

93 giorni all'Europeo: alla scoperta del campione svedese che ha vinto ovunque, dal cortile sotto casa a Malmoe, al Psg.
6. Zlatan Ibrahimovic (Psg)© REUTERS
Pasquale Campopiano
4 min

ROMA - «Io sono Zlatan, voi chi diavolo siete?». Il giorno in cui, passato dal Malmoe all'Ajax, si presentò ai suo nuovi compagni, ad appena 20 anni, Zlatan appunto, era già diventato Ibrahimovic. «Cose direi a una squadra che vuole comprare me? Che se lo fa compra una Ferrari». Vita da Ibra, sempre ad alta velocità. Dal campetto sotto casa a Rosengard, sobborgo di Malmoe, all'ennesima stagione nel Psg, in mezzo ci sono trofei vinti con Ajax, Juventus, Inter, Barcellona e Milan. Ibra ha spesso cambiato maglia e paese, ma ha sempre trionfato.

Anche col Barça, dove seppur di passaggio, ebbe il tempo di vincere una Liga nel 2010 mentre tra un insulto e l'altro osteggiava il suo allenatore Pep Guardiola.

TUTTO SU EURO 2016

IO, IBRA - Nella sua autobiografia, ce n'è per tutti. Ibrahimovic è stato sin da subito un cavallo di razza, ma uno di quelli difficili da ammaestrare: la guerra a Pep, la stima per Capello, il rapporto padre-figlio con Moratti, le sortite con il suo agente di sempre, Mino Raiola, l'amore per Mou. E poi Helena e i figli Maximilian e Vincent, la sua vita. Essere Ibrahimovic vuol dire osare, sempre. E così, a 34 anni e ancora in piena corsa per vincere tutto, Zlatan si è ritrovato datore di lavoro nella webserie che sta spopolando sul web Zlatan@work, dove lo svedese, faccia impunita e sorriso magnetico, si rivela anche un ottimo attore. Una macchina da soldi, insomma, oltre che da gol.

IBRACADABRA - Due titoli olandesi, una coppa e una supercoppa di Spagna, due supercoppe europee, 4 scudetti, 5 supercoppa italiane, 1 liga, due supercoppe spagnole, 1 mondiale per club, 3 Ligue 1, 4 supercoppa di Francia, 1 coppa di Francia e 2 coppe di lega francese. Tutto, tranne la Champions. Questo è Ibrahimovic, l'esatto equivalente della parola vincere. Fisico possente, tecnica sopraffina, reminiscenze di arti marziali che spesso mostra nei suoi gol: di padre bosniaco e madre croata, classe 1981, il gigante di Malmoe si è preso quello che un'infanzia difficile gli aveva tolto. La gloria. Sarà lui la stella della Svezia che arriverà con una valigia piena di speranze ad Euro 2016: sarà anche un nostro avversario, inserito con la sua nazionale nel gruppo E, lo stesso dell'Italia. Ci fece male nel 2004 con quello scorpione che beffò Buffon, ci condannò all'eliminazione con il biscotto firmato Svezia-Danimarca. In terra francese potremo vendicarci. 

IBRA TI DA' UN LAVORO

MILAN, CHE FAI? - Centoundici partite e 62 gol con la maglia della Svezia, 136 gol con la maglia del Psg, nessuno come lui. In carriera 271 partite e 354 gol. Mostro. Il Milan lo prese nel 2010 per mettere fine all'egemonia nerazzurra e con Ibra ha rivinto lo scudetto. Il Milan lo rivorrebbe per ritornare grande: dipende tutto dalla Zeta di Zlatan, stanco della Francia ma non di vincere.

LA CHAMPIONS NON E' PIU' UN'OSSESSIONE


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